martedì, Maggio 7, 2024

Report dell’Istat: In crescita i pensionati-lavoratori: nel 2021 erano 444mila, +13,3% rispetto al 2020

Sono 22,7 milioni le prestazioni del sistema pensionistico italiano vigenti al 31 dicembre 2021, erogate a 16 milioni di persone, per una spesa di 313 miliardi. Lo sottolinea l’Istat in un Report sulle condizioni di vita dei pensionati spiegando che nel 2021 la spesa pensionistica è aumentata di 1,7 punti percentuali rispetto all’anno precedente e rappresenta il 17,6% del Pil. L’andamento dei principali indicatori risente degli effetti della pandemia che ha avuto un impatto rilevante non solo sulla mortalità, ma anche sul mercato del lavoro e sul Pil. Aumentano i pensionati che continuano con un’occupazione: quelli che percepiscono anche un reddito da lavoro sono 444mila, in decisa crescita rispetto al 2020 (+13,3%). A causa della pandemia, il 2020 aveva fatto segnare rispetto al 2019 una contrazione del 6,5% nel cumulo di pensione e lavoro. Il gruppo in questione, specifica il report Istat, è composto principalmente da uomini (in oltre tre casi su quattro), da residenti nelle regioni settentrionali (in due casi su tre) e da lavoratori non dipendenti (l’86,3% dei casi). Oltre la metà dei pensionati occupati possiede al massimo la licenza media (circa il 30% per il complesso degli occupati), tre su dieci hanno un diploma mentre il segmento dei laureati rappresenta oltre un quinto del totale. L’età media dei pensionati che lavorano è progressivamente cresciuta: nel 2021 il 78,6% ha almeno 65 anni (77,4% nel 2019) e il 45,4% ne ha almeno 70 (41,8% nel 2019), proprio al segmento più anziano si deve buona parte dell’incremento osservato nel 2021 rispetto all’anno precedente (+15,7%). L’età media dei pensionati con redditi da lavoro supera quindi i 69 anni nel 2021. Tra gli uomini la media è di circa mezzo anno più elevata rispetto alle donne e tra i lavoratori indipendenti supera di tre anni quella dei dipendenti. Nel 2021 il 61,8% dei percettori di pensione (da lavoro) che continuano a essere occupati (64,8% nel 2019) lavora nel settore dei servizi. In crescita rispetto al 2019 i pensionati occupati in agricoltura (+2,2 punti, il 16,2%). Il confronto con il collettivo degli occupati nel suo complesso mostra differenze significative. I pensionati che lavorano sono più spesso impiegati in agricoltura – con un’incidenza quasi quattro volte superiore rispetto al totale – e nel commercio (quasi una volta e mezzo superiore), risultando sovra rappresentati anche nelle attività professionali e nei servizi alle imprese.
Redazione
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