venerdì, Maggio 3, 2024

I nuovi “titoli” di Cerveteri: città della pace e capitale della siccità

Cerveteri la “Capitale della siccità”. Questo quanto emerso dal report della scorsa settimana dell’osservatorio Anbi (associazione nazionale dei consorzi per la gestione e la tutela del territorio e delle acque irrigue). Secondo il report, infatti, il Comune etrusco resta la zona meno piovosa d’Italia: nei primi giorni di dicembre sono caduti solo mm.13,2 d’acqua mentre a novembre erano stati mm 51.7 portando il totale annuo a 203 millimetri. Per quanto riguarda invece le altre zone d’Italia, nel report si evidenzia come al nord piove sempre di meno e la poca acqua termina in mare. Al sud invece, gli eventi meteo fanno sempre più paura. “Emerge sempre più evidente – ha spiegato il direttore generale dell’Anbi, Massimo Gargano – la necessità di capitalizzare gli apporti pluviali che, nelle attuali condizioni infrastrutturali, terminano al 90% in mare, ristorando solo superficialmente il territorio e non creando riserva idrica per i mesi a venire”. La giunta di Cerveteri ha votato per l’adesione del Comune al Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani. Determinazioni. La proposta è arrivata dall’assessore alle Pari Opportunità, Cultura, Inclusione e Pubblica Istruzione Federica Battafarano. Visto l’invito ad aderire al Coordinamento nazionale degli Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani, consapevole dell’ampiezza delle sfide che investono anche la città di Cerveteri e della necessità di agire concretamente sia sul fronte interno che su quello esterno per cercare insieme le risposte più efficaci ai bisogni e alle attese dei cittadini; Convinto della necessità di investire sui giovani e sulla loro educazione alla giustizia e alla legalità, alla pace e ai diritti umani, alla democrazia e alla cittadinanza planetaria; Condividendo le finalità e il programma del Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la pace e i diritti umani che dal 1986 promuove e coordina le attività di centinaia di comuni, province e regioni per la pace e i diritti umani; Considerato che, come sancito dalla Corte Costituzionale, agli enti autonomi territoriali compete “il ruolo di rappresentanza generale degli interessi della comunità e di prospettazione delle esigenze e delle aspettative che promanano da tale sfera comunitaria”; Convinto che anche la città di Cerveteri possa e debba essere un laboratorio per la costruzione di un’Italia, un’Europa e un mondo migliori; Ritenuto di dover aderire al Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la pace e i diritti umani e di sostenerne le attività anche con un contributo finanziario annuale di 600 euro.
Redazione
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