“Penso che sempre più gente non sia disposta a godersi le partite e ad esultare per i gol quando il prezzo è 6.500 lavoratori migranti morti”. A dirlo Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia, a seguito delle dichiarazioni del presidente della Fifa, Gianni Infantino, che a riguardo delle critiche per il mancato rispetto dei diritti umani in Qatar, ha detto che “viene prima la gente che si vuole godere il calcio” e sui morti negli stadi “sono cifre irreali”. “E’ inutile che Infantino sminuisca dicendo che viene prima il divertimento e poi la vita, prima i gol e poi i diritti, perché a questa cosa non ci crede ormai più nessuno. Ha perso un’altra occasione per fare bella figura. Continueremo ad incalzarlo per chiedere di risarcire i lavoratori che hanno subito danni e le famiglie di quelli morti: sono tanti, tantissimi!”.