venerdì, Maggio 3, 2024

Editoria: si è spento a 74 anni Mario Sconcerti: mezzo secolo di giornalismo di classe

E’ morto a 74 anni l’editorialista del Corriere della Sera Mario Sconcerti, tra le più prestigiose firme sportive del quotidiano milanese. Ne dà notizia lo stesso Corriere in home page del suo sito. “Fino a venerdì – scrive il Corriere – ha continuato a dare il suo contributo di idee al nostro giornale di cui era una delle firme più prestigiose”. Mario Sconcerti è stata una delle firme storiche del giornalismo sportivo italiano, in carriera ha direttp il Corriere dello Sport e il Secolo XIX. Ha avuto anche un’esperienza da dirigente nel calcio, come direttore generale della Fiorentina alla fine del 2000. Per anni, Sconcerti è stato opinionista in tv sugli schermi di Sky Sport e della Rai. Una delle penne e dei volti più noti del giornalismo sportivo. Mario Sconcerti sulla carta stampata – Corriere dello Sport, Repubblica, Gazzetta dello Sport, la direzione del Secolo XIX e il Corriere della Sera da editorialista – e in televisione – Stream, Sky e poi la Rai e Mediaset – ha raccontato e commentato il calcio per cinquant’anni. Inizia la carriera al Corriere dello Sport. Nel 1972 viene assunto alla redazione di Milano. Nel luglio 1974 gira per l’Italia sulla macchina del neocommissario tecnico della nazionale italiana Fulvio Bernardini, raccontando in diretta l’esclusione di Rivera, Mazzola e di tutta la vecchia guardia e come sarebbe invece nata la nuova nazionale, una serie di scoop che gli vale il trasferimento a Roma alla sede centrale del Corriere dello Sport alla fine del 1974. Per cinque anni non si occupa di calcio e fa l’inviato di ciclismo, seguendo cinque Giri d’Italia e tre Tour de France, più tutte le “classiche” dello sport in bicicletta. Nel 1979 si trasferisce a Repubblica per fondare le pagine sportive del giornale fondato e diretto da Eugenio Scalfari. Porta nella redazione sportiva Gianni Brera, Gianni Mura, Mario Fossati, Emanuela Audisio e Licia Granello. Diventa poi responsabile delle sedi di Milano, Bologna e Firenze di Repubblica. Nella primavera del 1987 diventa vicedirettore vicario de La Gazzetta dello Sport, durante la direzione di Candido Cannavò. Tornato a Repubblica, fonda le pagine fiorentine del quotidiano nel 1988. Nel 1990 diventa capo della redazione milanese del giornale, da cui si sposta nel febbraio 1992 per andare a dirigere Il Secolo XIX di Genova. Torna a Roma per guidare per sei anni (1995-2000) il Corriere dello Sport.
Redazione
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