venerdì, Marzo 29, 2024

Roma, si è spento Alberto Asor Rosa: era uno dei più noti e militanti studiosi della letteratura italiana

E’ morto Alberto Asor Rosa, uno dei più noti e militanti studiosi della letteratura italiana. Nato a Roma nel 1933, ha insegnato all’università La Sapienza, ha diretto collane per le edizioni Einaudi ed è stato deputato del Partito Comunista Italiano. Diplomatosi al Liceo Classico Augusto di Roma si è poi laureato alla Sapienza, relatore Natalino Sapegno. Di formazione marxista, vicino alle posizioni operaiste di Mario Tronti, ha collaborato alle riviste Quaderni rossi, Classe operaia, Laboratorio politico e Mondo Nuovo. È stato direttore della rivista Contropiano (1968) e, dal 1990, del settimanale del PCI Rinascita. Ha progettato e diretto la collana Letteratura Italiana Einaudi. Nel 1956, a seguito della rivoluzione ungherese, è tra i firmatari del “Manifesto dei 101”, con cui numerosi intellettuali deplorarono l’intervento sovietico. Nel 1965, col poderoso saggio Scrittori e popolo, individua e sottopone a critica quello che egli ritiene il filone populista presente nella letteratura italiana contemporanea, criticando, fra gli altri, il romanzo di Pasolini, Ragazzi di vita. Dal 1972 è professore ordinario di Letteratura italiana all’Università La Sapienza di Roma, dopo aver insegnato in altre università, come quella di Cagliari, e nei licei. Dal 1979 al 1980 è deputato per il Partito Comunista Italiano. Abbandona l’attività didattica nel 2003, una volta raggiunti i limiti d’età per la pensione, e inizia a dedicarsi alla narrativa, pubblicando i romanzi L’alba di un mondo nuovo (Einaudi, 2002), Storie di animali e altri viventi (Einaudi, 2005) e Assunta e Alessandro (Einaudi, 2010). Dal 2002 è cittadino onorario della città di Artena, in cui, da bambino, passava ogni estate a casa della nonna materna. Nel 2004 rianima la rivista Bollettino di italianistica, semestrale di critica, storia letteraria, filologia e linguistica, prendendone la direzione[3]. Riprende anche l’attività didattica nel 2006, come professore a contratto a titolo gratuito, presso la Sapienza. Nel 2016 ha espresso posizioni vicine al movimento No Cav schierandosi a favore della tutela delle Alpi Apuane.
Redazione
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