giovedì, Maggio 9, 2024

Covid, a Pechino è emergenza negli ospedali: manca il personale medico ed infermieristico

A Pechino è emergenza negli ospedali: manca il personale medico ed infermieristico. Una carenza talmente grave da richiedere l’arrivo di personale specializzato da altre città. Secondo i media locali, medici e infermieri di province come Hunan (centrale), Jiangsu (orientale) e Shandong (orientale) si sono già recati o saranno inviati a Pechino, che sta affrontando un aumento della pressione sugli ospedali a causa della diffusione del Covid-19. Circa 160 operatori sanitari, specializzati in malattie respiratorie e terapia intensiva, sono arrivati a Pechino da Changsha, capoluogo della provincia di Hunan, secondo quanto riportato dal portale di notizie The Economic Observer, poi scomparso dal suo sito web, a quanto pare a causa della censura. La notizia è stata pubblicata anche sul sito del South China Morning Post. Fonti citate dai media affermano che altri specialisti delle province di Shandong, Jiangsu e Fujian sono già andati nella capitale o “lo faranno presto”, anche se ciò non è stato confermato ufficialmente dalle autorità. Nelle ultime settimane, dopo che la Cina ha allentato la sua politica “zero Covid” a favore di una strategia di coesistenza con il virus, la capitale cinese ha subito un’ondata di contagi che ha prodotto lunghe code nei pronto soccorso degli ospedali, secondo le testimonianze sui social network del Paese. “Il tempo medio di attesa al pronto soccorso del nostro ospedale è tra le tre e le sei ore”, ha dichiarato un medico della capitale a The Economic Observer, aggiungendo che “è già difficile trovare un letto disponibile tra gli 80 letti di terapia intensiva” della sua clinica. Ha riassunto la situazione sul suo posto di lavoro: “Prima un’infermiera poteva occuparsi di un solo paziente in terapia intensiva. Ora deve occuparsi di sei persone”. L’ondata di infezioni ha colpito anche gli operatori sanitari di Pechino, causando una riduzione della manodopera disponibile nel momento in cui è più necessaria. Anche i media di Hong Kong, come il South China Morning Post, riferiscono che centinaia di specialisti di altre province sono stati inviati a Pechino, citando documenti del governo locale trapelati. Negli ultimi giorni sono stati sollevati dubbi anche sull’accuratezza dei dati sui decessi forniti dalle autorità sanitarie, che contano solo una manciata di morti perché, secondo un esperto citato dalla stampa ufficiale, i decessi causati da malattie sottostanti nei pazienti che sono stati infettati dal coronavirus non vengono conteggiati come decessi Covid. Secondo i dati ufficiali, giovedì la Cina ha registrato 3.761 nuovi casi di Covid e non ha registrato alcun decesso a causa della malattia, anche se enti di ricerca internazionali come l’Airfinity britannica stimano che il Paese asiatico abbia a che fare con un milione di nuovi contagi e fino a 5.000 decessi al giorno.
Redazione
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