mercoledì, Maggio 8, 2024

Covid, report dell’Iss: Cala ancora questa settimana l’incidenza, in flessione i ricoveri nelle terapie intensive

Cala ancora questa settimana l’incidenza del Covid-19 in Italia. Il dato a livello nazionale è pari a 233 casi ogni 100mila abitanti nel periodo 16-22 dicembre, contro 296 casi su 100mila nel periodo 9-15 dicembre. È quanto emerge dal monitoraggio settimanale di Istituto Superiore di Sanità e ministero della Salute. Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale scende a 13,7% (rilevazione giornaliera ministero della Salute al 22 dicembre) dopo il 14,8% precedente (rilevazione giornaliera ministero della Salute al 15 dicembre). Sopra la soglia di allerta del 15% sono 10 regioni: l’Umbria (39%), la Liguria (28,7%), la Valle d’Aosta (28,4%), il Friuli Venezia Giulia (20,4%), le Marche (19,8%), l’Emilia Romagna (18,8%), la Calabria (17,3%), l’Abruzzo (16,6%), la Sicilia (15,3%) e il Veneto (15%). Piccolo calo anche per il tasso di occupazione in terapia intensiva dei malati di Covid che scende al 3,1% (rilevazione giornaliera ministero della Salute al 22 dicembre) rispetto al 3,2% di una settimana fa (rilevazione giornaliera ministero della Salute al 15 dicembre). a Livello regionale il valore più alto è della Calabria con 9,5% (vicino alla soglia critica del 10%). Altro dato più alto è dell’Umbria con 5,5% di occupazione di posti letto in rianimazione, ma lontano dalla soglia. L’indice di trasmissibilità Rt resta sotto la soglia epidemica di 1 e continua il suo calo. Nel periodo 30 novembre-13 dicembre, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,91 (range 0,83-0,97), in diminuzione rispetto al dato della settimana precedente (0,98). Anche l’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero è in diminuzione e sotto la soglia epidemica: è anch’esso pari a 0,91 (0,88-0,94) al 13 dicembre, rispetto al dato di 0,98 della settimana scorsa (al 6 dicembre). Una regione è classificata a rischio alto per molteplici allerte di resilienza ai sensi del Dm del 30 aprile 2020, quattro sono a rischio moderato e sedici sono classificate a rischio basso. Nove regioni/p.a. riportano almeno una allerta di resilienza. Due regioni/ppaa riportano molteplici allerte di resilienza.
Redazione
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