domenica, Aprile 28, 2024

Novellara, ora è ufficiale è di Saman il cadavere ritrovato lo scorso 18 novembre

Il cadavere ritrovato il 18 novembre 2022 a Novellara, nei pressi dell’abitazione di famiglia appartiene a Saman Abbas.  A confermarlo è l’avvocato Barbara Iannucelli, che assiste l’associazione ‘Penelope’ ed è parte civile nel processo che a febbraio inizierà a carico di cinque familiari della giovane pachistana uccisa la notte del 30 aprile 2021. L’identificazione è stata possibile da un’anomalia dentaria, grazie a foto e video”, riferisce la legale.  “L’osso ioide è fratturato nella parte sinistra e sono necessari accertamenti istologici per stabilire se questo sia avvenuto pre o post portem”, continua l’avvocato. La frattura dell’osso, nella parte anteriore del collo, avvalorerebbe l’ipotesi di strangolamento da parte dello zio, come sostenuto dall’accusa. Sulla vicenda è intervenuta la premier, Giorgia Meloni, con un post su Twitter. “Purtroppo non ci sono più dubbi, Saman Abbas è stata uccisa. Il corpo ritrovato a Novellara appartiene alla 18enne pachistana. A febbraio inizierà il processo che vedrà imputati i suoi familiari: sia fatta giustizia per una giovane innocente che voleva solo vivere la sua libertà”, ha scritto. Il prossimo passo del procedimento giudiziario sarà intanto quello di una nuova udienza in Corte d’Assise a Reggio Emilia, dove saranno nominati altri consulenti tecnici “come il tossicologo e il genetista”, spiega ancora Iannucelli secondo cui le tempistiche dell’autopsia sono quindi ancora lunghe: “Il 17 febbraio è stata fissata un’udienza per le conclusioni dell’anatomopatologa Cristina Cattaneo, ma non so se sarà confermata. La dottoressa potrebbe chiedere una proroga”.  Per la morte di Saman, che sarebbe stata uccisa per aver rifiutato un matrimonio combinato, sono imputati cinque familiari della 18enne: il padre Shabbar (arrestato in Pakistan e in attesa di estradizione), la madre Nazia Shaheen (latitante), lo zio Danish Hasnain e i cugini Ikram Ijaz e Nomanulhaq Nomanulhaq, questi ultimi in carcere in Italia. Tutti devono rispondere delle accuse di sequestro di persona, omicidio volontario e soppressione di cadavere.
Redazione
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