I colloqui in carcere di Alfredo Cospito con esponenti della criminalità organizzata “erano in una relazione basata sull’osservazione degli agenti penitenziari che fanno bene il loro lavoro, ponendo attenzione ai detenuti in 41 bis”. Non si tratta di “intercettazioni e nemmeno” di “captazioni ambientali”. Lo dice il sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro Delle Vedove, in un’intervista al ‘Corriere della sera’. Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, “mi ha chiesto se erano informazioni segrete. Le ho risposto di no. Aggiungo: in un Paese in cui si denuncia che vengono apposti troppi segreti di Stato perché, in un caso in cui i cittadini possono sapere, avrei dovuto comportarmi come chi li vuole tenere all’oscuro?” Anche con il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, “ci siamo sentiti e gli ho confermato che non sono documenti classificati”. Quanto a Giovanni Donzelli, “mi ha chiesto. Io ho risposto, e poi è intervenuto. Ha usato un’informazione corretta per fare una valutazione politica che si può condividere o meno”.