sabato, Aprile 20, 2024

Roma, mistero sulla morte di Francesco Vitale, precipitato da un palazzo alla Magliana

Non è ancora mezzogiorno quando un uomo che cammina in via Pescaglia, nel quartiere Magliana, vede qualcuno precipitare da un palazzo. Chiama i soccorsi. I sanitari del 118 intervengono e tentano le manovre di rianimazione. Ma non c’è niente da fare. All’inizio si pensa ad un incidente sul lavoro I Carabinieri della stazione Villa Bonelli e il Nucleo Investigativo, addosso al corpo rimasto a terra, non trovano documenti né cellulare. In tasca solo pochi euro. L’identificazione avviene attraverso le impronte digitali. Si tratta di Francesco Vitale, quarantacinquenne di Bari, noto pr nelle discoteche pugliesi.
Ed è proprio in quella regione che gli investigatori cercano risposte, parlano con amici e parenti. La moglie riferisce dei debiti di Vitale con bande di criminali pakistani. Lo spaccio di stupefacenti è uno dei precedenti che ne hanno fatto un soggetto noto alle forze dell’ordine.
Salta fuori anche una denuncia di scomparsa fatta dal fratello lo stesso giorno in cui l’uomo precipita dal settimo piano di quel palazzo di edilizia popolare. “Lì c’è di tutto” confida chi indaga: spaccio, occupazioni abusive di case popolari, criminalità varia.
Cosa ci facesse Vitale in cima a quell’edificio e come sia precipitato è quanto si cerca di capire. Tra le ipotesi un possibile sequestro a scopo di estorsione fatto da una delle bande criminali con cui Vitale avrebbe avrebbe avuto dei debiti.
Risposte si attendono anche dall’autopsia per capire se l’uomo avesse subito lesioni precedenti alla caduta.
Redazione
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