lunedì, Maggio 6, 2024

Usa, l’aviogetto E-6 Mercury atterra in Islanda: il gigante pronto per scenario di una guerra nucleare

Il “grande uccello bianco” è arrivato in Islanda, e non è una buona notizia. L’acronimo militare in missione del dispositivo – che comprende anche il veivolo ma non solo – è TACAMO (“Take Charge and Move Out”), cioè “Prendi il comando e muoviti” e viene schierato sugli scenari di un conflitto quando occorre assicurare la trasmissione delle informazioni per il lancio di testate nucleari, anche quando c’è una interruzione della catena di comando – la cosiddetta triade nucleare, il comando operativo centrale degli Stati Uniti – ed il gigantesco Boing E-6B Mercury, fa il suo dovere ad alta quota, comunicando in situazioni di emergenza con i sottomarini lanciamissili balistici, nello scenario di un conflitto atomico.  Precauzioni di routine, procedure attive da anni – non è la prima volta che viene schierato – assicura in pratica che in caso di un attacco che pregiudichi la comunicazione operativa tra i vertici del governo statunitense ed i sottomarini schierati sul luogo di un conflitto, ci sia una sorta di back-up: una copia “gemella”, dei dati vitali da trasmettere ai mezzi schierati sul campo. L’atterraggio nello scalo europeo costituisce una misura di sicurezza, che garantisca l’operatività sullo scenario di guerra, nell’eventualità di un attacco. L’E-6 è la parte aerea del “TACAMO Communications System”, ed è un derivato del velivolo commerciale Boeing 707, aereo a lungo raggio, rifornibile mentre è in volo con una autonomia di oltre 15 ore senza rifornimenti – ed un’autonomia massima di 72 ore, tre giorni, con rifornimento in volo. Trasporta un equipaggio di cinque ufficiali di marina, nove marinai, in tutto 22 persone accuratamente istruite per fronteggiare qualsiasi scenario di guerra.
Redazione
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