Nel secondo trimestre di quest’anno le bollette della luce potrebbero segnare un calo di “oltre il 20%”. La stima arriva dal presidente di Arera Stefano Besseghini, a margine di un evento sulle top Utility italiane a Milano. “Avevamo già intercettato in parte questa diminuzione a dicembre del -19,4% sull’elettrico e credo che ci sarà una discesa anche nel prossimo trimestre: sarà realisticamente significativa, almeno corrispondente a quella di dicembre se non superiore”. La riduzione delle bollette della luce del 20% produrrebbe un risparmio annuo pari a 287 euro a famiglia rispetto alle tariffe oggi in vigore. Lo afferma Assoutenti, commentando le previsioni di Arera sul prossimo aggiornamento tariffario dell’energia elettrica. “Con un taglio delle tariffe del 20% la bolletta media del mercato tutelato scenderebbe a quota 1.147 euro annui a famiglia, con una minore spesa a prezzi costanti pari a 287 euro a famiglia – spiega il presidente Furio Truzzi – Un risparmio tuttavia solo ipotetico, perché il prossimo 31 marzo scadrà l’azzeramento degli oneri di sistema e le altre agevolazioni previste dal Governo sulle bollette. In caso di mancata proroga della misura, la reintroduzione di oneri e Iva peserebbe per 386,37 euro annui a famiglia, portando a partire da aprile la bolletta della luce a crescere, sulla base delle attuali tariffe, del +27% rispetto alle tariffe odierne. Per questo chiediamo al governo di prorogare il taglio di Iva e oneri di sistemi fino a che le tariffe di luce e gas non saranno tornate ai valori del 2020”, conclude Truzzi. Anche la ta tariffa del gas prosegue in lieve calo. “Ormai va con le sue dinamiche mensili, quindi non ha più senso domandarsi quale sarà la prospettiva. A inizio aprile fisseremo marzo e sarà probabilmente ancora in leggera discesa”. A dirlo è il presidente di Arera Stefano Besseghini, a margine di un evento sulle top Utility organizzato da Althesis a Milano. “Avendo fatto un grande salto tra gennaio e febbraio è difficile che ne faccia un altro, tenendo conto che con i prezzi di oggi siamo intorno i 40 euro al megawattora”, aggiunge Besseghini. “Non dico che siamo ai valori storici ma siamo molto più vicini di prima, quindi anche i salti vanno riucendosi”.