mercoledì, Maggio 8, 2024

Francia, sindacati sul piede di guerra dopo il muro di Macron sulle pensioni: è sciopero generale

Nona giornata di manifestazioni in Francia contro la riforma delle pensioni già varata dal governo. Non solo: oggi a bloccare il Paese sarà anche uno sciopero generale. Gli scioperi del trasporto pubblico renderanno molto complicati gli spostamenti e aumenteranno il traffico. I conducenti della metropolitana sono chiamati ad aderire in massa allo stop mentre per quanto riguarda la rete ferroviaria si prevede che circoleranno solo la metà dei treni ad alta velocità e un terzo di quelli regionali. E la capitale continua a essere invasa dai rifiuti lasciati in strada a causa dello sciopero dei netturbini riconfermato almeno fino a lunedì. E continuano azioni di blocco dei depositi petroliferi, di porti, strade, trasporto aereo, settore energetico, scuola e università. La Direzione Generale dell’Aviazione Civile chiede alle compagnie aeree di annullare il 30% dei voli dall’aeroporto di Parigi-Orly e il 20% da altri scali della Francia. All’aeroporto di Roissy-Charles-de-Gaulle, i manifestanti hanno bloccato questa mattina l’accesso, costringendo i viaggiatori a raggiungere il terminal a piedi. Ieri, i porti di Marseille-Fos (sud) e Brest (ouest) sono rimasti bloccati su appello del sindacato CGT. Allerta anche sulle riserve di cherosene negli aeroporti parigini di Orly e di Roissy-Charles-de-Gaulle. La situazione nei due scali parigini è “diventata critica”, dichiara alla France Presse il ministero della Transizione ecologica. Una situazione dovuta al blocco di una raffineria della Normandia, attualmente in sciopero contro la riforma previdenziale. Nei giorni scorsi, il governo ha adottato un’ordinanza per far scattare la precettazione dei lavoratori nel sito normanno, che non è stata ancora notificata ufficialmente lasciando la situazione in sospeso. Da giorni, la Direzione Generale dell’Aviazione Civile (Dgac) avvisa le compagnie aeree che le riserve di cherosene negli aeroporti parigini è “sotto tensione”, invitandoli ad assumere precauzioni. Queste tensioni si aggiungono alla crescente penuria di benzina e gasolio alle stazioni di servizio del Paese. Secondo France Presse, il 15% delle pompe di benzina sconta la penuria di almeno un tipo di carburante (benzina o diesel). Una percentuale che sale al 40% in Loire-Atlantique e in diversi dipartimenti di Bretagna. Quella di oggi è la prima giornata di mobilitazione organizzata a livello nazionale da quando la legge è stata adottata senza passare dal voto parlamentare, utilizzando l’articolo 49.3 della Costituzione, lo scorso 15 marzo. Già ieri sera qualche centinaio di persone ha manifestato spontaneamente a Parigi, Lione e Lille. La polizia prevede che oggi le manifestazioni vedranno la  partecipazione di 600-800 mila persone in 320 diverse occasioni, di cui fra 40 e 70mila a Parigi, dove la manifestazione partirà da Place de la Bastille in direzione Place de l’Opéra alle 14. Circa 500 gilet gialli e altri 500 “elementi radicali”, sono attesi a Parigi e “in provincia oltre una decina di città saranno oggetto di dimostrazioni dell’ultrasinistra”.
Redazione
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