martedì, Maggio 7, 2024

Migranti, a Lampedusa in meno di 24 ore sono sbarcate quasi duemila persone

Lampedusa continuano senza sosta gli sbarchi di migranti. Nelle ultime 24 ore gli arrivi hanno registrato un nuovo picco con oltre 2mila profughi. Ai 43 sbarchi di venerdì, per un totale di 1.778 persone, si aggiungono i 267 migranti arrivati nella notte su sei barchini soccorsi dalla Ong Louise Michel e dalle motovedette di capitaneria e guardia di finanza. All’hotspot di contrada Imbriacola al momento ci sono 1.831 ospiti a fronte di poco meno di 400 posti.
Le operazioni di salvataggio

Durante la notte, la Ong Louise Michel ha agganciato, al largo delle isole Pelagie due imbarcazioni alla deriva con a bordo in totale 78 migranti originari di Guinea, Burkina Faso, Costa d’Avorio e Mali. La motovedetta V1102 della guardia di finanza ha invece soccorso 40 migranti, tra cui 8 donne e 3 minori, che erano su un natante di ferro di 7 metri salpato da Sfax in Tunisia.

Oltre 40 migranti trovati sull’Isola dei Conigli: nessuna traccia della barca

I carabinieri, nel frattempo, hanno rintracciato all’Isola dei Conigli 43 migranti del Camerun, Mali e Costa d’Avorio: tra loro c’erano anche 14 donne e 5 minori. L’imbarcazione usata per la traversata non è stata trovata. Una pattuglia della guardia di finanza ha bloccato 42 persone (12 donne e 1 minore) sulla spiaggia di Cala Croce. Sempre le Fiamme gialle hanno bloccato un natante con 41 migranti (13 donne e 4 minori) originari di Costa d’Avorio, Camerun, Gambia, Guinea e Niger.

Il viaggio “fai da te” di 25 tunisini verso la Sicilia
All’alba di sabato i finanzieri della motovedetta “Sottile” hanno intercettato nelle acque antistanti Lampedusa 25 tunisini, tra cui 4 donne e un minore, su un barchino in ferro di 7 metri con motore fuoribordo. Dal racconto dei migranti è emerso che il viaggio era stato organizzato in autonomia. “La barca l’abbiamo comprata noi. Abbiamo raccolto i soldi e pagato 45 mila dinari per prendere la barca e 10 taniche da 20 litri di carburante”. Fino ad ora, gli sbarcati hanno sempre riferito di aver pagato da un minimo di mille fino a 4 mila dinari per la traversata organizzata dagli scafisti. Queste nuove dichiarazioni, se confermate, mettono in luce un aspetto nuovo del fenomeno: in Tunisia, la gente del posto riesce anche a organizzare e salpare autonomamente verso la Sicilia.
Redazione
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