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sabato, Luglio 27, 2024

Usa: 4 milioni di dollari di donazioni per Trump dopo l’incriminazione per il caso Stormy Daniels

L’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha raccolto più di 4 milioni di dollari nelle 24 ore successive alla notizia della sua incriminazione nel caso che vede coinvolta la pornostar Stormy Daniels. Il tycoon è accusato di aver pagato la donna 130mila dollari perché mantenesse il silenzio su una loro passata relazione, risalente ai tempi in cui lui era da poco sposato con Melania. Trump si costituirà martedì al tribunale di Manhattan, a New York, per la formalizzazione delle accuse. Secondo i suoi avvocati ci saranno la foto segnaletica e la rilevazione delle impronte digitali, ma niente manette e nessuna ammissione di colpevolezza. L’udienza è fissata per le 14.15 locali (le 20.15 in Italia). Lo staff di Trump ha fatto sapere che oltre il 25% delle donazioni proviene da persone che non avevano mai sostenuto prima il tycoon. Un fatto che “consolida ulteriormente lo status del presidente Trump come chiaro favorito nelle primarie repubblicane”. Dai suoi uffici sono anche state inviate diverse mail di raccolta fondi e sono state chieste donazioni anche sulla piattaforma Truth Social. Non ci sono certezze su quel che accadrà martedì. Secondo gli avvocati di Trump “non esiste un manuale per vedere come si accusa un ex presidente degli Stati Uniti in un tribunale penale”. È infatti la prima volta che un ex inquilino della Casa Bianca viene incriminato penalmente negli Usa: una mossa che tuttavia, stando alla costituzione e alle leggi americane, non gli impedirà di continuare a correre per la Casa Bianca e di essere eletto. New York è già blindata, con eccezionali misure di sicurezza nei luoghi più sensibili, dal tribunale alla Trump Tower. Il timore è quello di incidenti, dopo che The Donald aveva aizzato i suoi a protestare e “riprendersi il Paese”, evocando il rischio di “morte e distruzione”. Non si sa ancora se Trump comparirà in quello che sperava di trasformare in un arresto show con la perp walk, la prassi delle forze dell’ordine di mettere alla berlina un arrestato facendolo camminare in un luogo pubblico ad uso di fotografi e telecamere. Probabilmente il Secret Service e le forze dell’ordine cercheranno di garantire che tutto si svolga nella massima riservatezza prima del rilascio su cauzione. Di sicuro gli verranno letti gli oltre 30 capi di imputazione di frode aziendale, che la difesa cercherà di far archiviare subito, prima che si arrivi al processo: un numero che lascia presagire un castello accusatorio robusto, ma nessuno sa ancora quali carte abbia in mano il procuratore Alvin Bragg. Il caso ruota intorno ai 130 mila dollari pagati alla pornostar Stormy Daniels perché non rivelasse durante la campagna del 2016 il suo affair di dieci anni prima con il tycoon. Una somma pagata dall’allora avvocato – e ora super teste – Michael Cohen su disposizione di Trump, che lo avrebbe rimborsato con fondi aziendali sotto la falsa voce “spese legali”, violando anche la legge sui finanziamenti elettorali. Il rischio è un’ammenda, nel caso sia considerato un misfatto, o da 1 a 4 anni di carcere se classificato come reato. Trump è stato colto alla sprovvista dall’incriminazione ed è rimasto “inizialmente scioccato”, ha ammesso il suo avvocato Joe Tacopina, “ma è pronto a combattere”.

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