giovedì, Marzo 28, 2024

A Roma gli studenti progettano “i dehors del futuro”

È partita ufficialmente stamattina, con un evento ad hoc in Campidoglio, la fase di start-up di ‘La Roma che vogliamo: i dehors del futuro‘, il progetto promosso da Roma Capitale in collaborazione con l’Associazione Ristoratori Centro Storico, l’Associazione Nazionale Presidi di Roma e del Lazio e Musa Formazione, che punta alla riqualificazione urbana a partire dalla ristorazione sostenibile: decoro, efficientemento energetico e il ruolo internazionale della Capitale sono stati i temi che hanno fatto da motore dell’iniziativa. Parte attiva e creativa del progetto sono stati gli studenti dell’Istituto ‘Giorgio Ambrosoli’ di Roma, veri protagonisti di questa azione di riqualificazione che punta a mantenere la bellezza e il decoro della città proponendo soluzioni innovative alle sfide ambientali e sociali. Alla presentazione del progetto hanno partecipato tra gli altri, oltre ai ragazzi e ai docenti dell’istituto e ai rappresentanti delle associazioni coinvolte, anche le assessore capitoline Monica Lucarelli e Claudia Pratelli, con deleghe rispettivamente alle Attività produttive e alla Scuola, e una rappresentanza del gruppo Pd in Campidoglio con la capigruppo Valeria Baglio e i presidenti di commissione Andrea Alemanni (Commercio) e Carla Fermariello (Scuola). Terminata questa prima fase di start-up inizierà ora la seconda fase del progetto, che vedrà il coinvolgimento di una rete di scuole del territorio romano e laziale con la partecipazione di altri studenti, che potranno continuare ad elaborare nuovi modelli di dehors, sempre sotto il coordinamento di Anp Roma e Lazio, Arcs e in collaborazione con Musa Formazione, NeXt Economia e Safe Energia. Per Lucarelli “avere la possibilità di prendere spunto dalle idee progettuali dei giovani è sia per noi che per i ragazzi un’opportunità straordinariamente importante, non è mai scontato neanche che i docenti dedichino il proprio tempo a progetti extracurriculari come questi che avvicinano gli studenti ai percorsi che poi ritroveranno anche in ambito lavorativo. La sostenibilità rischia di essere una parola vuota se non la si unisce alla fattibilità, quindi porre il tema di partire da un’idea fino a renderla effettivamente realizzabile, come avete fatto voi, è uno spunto molto interessante che crea una consapevolezza diversa fin da giovani”. Quello dei dehors, ha sottolineato l’assessore capitolino alle Attività produttive, “è un tema complesso e per noi molto importante che stiamo affrontando fin dal nostro insediamento. Roma è una città molto grande, basti pensare che Milano è grande come i due più piccoli dei quindici Municipi di Roma e anche Parigi, se sovrapponiamo le cartine delle due capitali, non è che un piccolo tassello di un puzzle. Nel nostro Centro storico, inoltre, abbiamo una serie di vincoli che sono però anche opportunità per trovare soluzioni diversificate a seconda del contesto in cui ci si trova”. In questi mesi, ha concluso Lucarelli, “stiamo ragionando sul catalogo degli arredi e i dehors ne sono una parte importante, quindi ben venga questo vostro lavoro che potrebbe integrare le progettualità che stiamo portando avanti”. “Vorrei porre l’accento su tre questioni che per me sono fondamentali. Il primo aspetto è che qui in questo progetto c’è una dimensione su cui come Comune lavoriamo tantissimo, ovvero il rapporto tra le scuole e la città come chiave delle nostre politiche”, ha detto Pratelli. La scuola, ha sottolineato, “durante il Covid si è chiusa moltissimo su se stessa e ha quindi bisogno ora di uscire dai suoi spazi, invadere e contaminare la città che dal suo canto ha il compito di valorizzare quanto di prezioso nasce e cresce nelle scuole. La seconda cosa è che qui c’è un’idea, un messaggio potente alle giovani generazioni che è quello che ‘si può fare’ e che proprio voi potete essere i protagonisti del cambiamento della città”. Il terzo punto, ha evidenziato l’assessore rivolgendosi ai ragazzi dell’Ambrosoli, “è che la vostra generazione è la più sensibile rispetto al tema dell’emergenza climatica, e questo è molto importante per tutti noi perché in questo progetto si mette a terra la questione della conversione energetica, un passaggio fondamentale per un futuro più verde e sostenibile”.

(Fonte: Agenzia Dire, www.dire.it)

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