
Un nuovo intervento della presidente della Banca centrale europea per rassicurare gli osservatori e gli stakeholders sull’andamento dei mercati e sugli indici economici dell’area euro, con un occhio al sistema bancario dell’Unione europea. “Ci attendiamo che l’inflazione nell’area euro continui a calare” con l’allentarsi delle pressioni sui prezzi e gli effetti sulla domanda di una politica monetaria stringente. Christine Lagarde lo ha detto nell’ambito del discorso pronunciato al meeting di primavera dell’FMI, a Washington. “Con l’inflazione troppo alta per troppo tempo, la Bce ha deciso a marzo di alzare i tassi di 50 punti base, portando il totale degli aumenti dal luglio 2022 a 350 punti base. I rialzi mettono in evidenza la nostra determinazione ad assicurare il ritorno dell’inflazione al target di medio termine del 2%”, osserva l’economista francese. “Il sistema bancario dell’area euro è resiliente, con posizioni solide di capitale e liquidità” ha poi specificato Lagarde. La Bce ha gli strumenti per fornire liquidità al sistema finanziario dell’area, se necessario. “Monitoriamo da vicino le tensioni sui mercati e siamo pronti a rispondere come necessario per preservare la stabilità dei prezzi e la stabilità finanziaria”, ha osservato ancora la banchiera centrale. I rischi all’outlook di crescita economica in Eurolandia sono al ribasso, ha aggiunto Christine Lagarde, sottolineando che persistenti ed elevate tensioni sui mercati finanziari potrebbero tradursi in una stretta del credito più forte della attese e pesare sulla fiducia. “L’ingiustificata guerra della Russia in Ucraina continua a essere un significativo rischio al ribasso per l’economia. La crescita dell’area euro potrebbe essere appesantita anche da un rallentamento più pronunciato del previsto dell’economia mondiale”.