venerdì, Dicembre 5, 2025

Francia, la contestata riforma delle pensioni è diventa legge

In Francia è legge la contestata riforma delle pensioni, che porta l’età pensionabile da 62 a 64 anni. Il testo è stato pubblicato questa mattina sul Journal officiel dopo il via libera del Consiglio costituzionale di ieri. I sindacati riuniti avevano “solennemente” lanciato un ultimo appello al presidente francese Emmanuel Macron “per non promulgare la legge”. Macron invece lo ha fatto nella notte. Il capo dello Stato si rivolgerà ai francesi lunedì sera alle 20, ha reso noto Bfmtv, precisando che quello del presidente francese sarà un messaggio registrato.  “Macron ha voluto intimidire la Francia durante la notte. Ladro di vita, assurda dimostrazione di arroganza” ha twittato Jean-Luc Mélenchon, leader de ‘La France Insoumise’. Parole molto critiche nei confronti del capo dello Stato, che ha proceduto a promulgare immediatamente la riforma, sono arrivate anche da altri esponenti politici. “Che provocazione! Nuova fanfaronata di Emmanuel Macron, mentre il Paese non è mai stato tanto diviso”, ha scritto su Twitter la segretaria generale del partito ecologista Europe Ecologie-Les Verts (Eelv), Marine Tondelier. “Una legge promulgata in piena notte, come ladri. Ladri di vita. Il primo maggio, tutti in piazza”, si legge, sempre su Twitter, a firma Fabien Roussel, segretario del Partito comunista francese. E per il segretario del Partito socialista, Olivier Faure, si tratta “di disprezzo, oltre che di provocazione” nei confronti del movimento che si oppone alla riforma. “Ci dice qualcosa della sua febbrilità. Questo presidente pensa di essere Giove e di non dover rendere conto a nessuno. Procede solo”. E’ attesa per il 3 maggio la decisione della Corte costituzionale francese sulla nuova richiesta di referendum di iniziativa condivisa presentata dalle opposizioni per cercare di bloccare l’adozione della riforma delle pensioni. La nuova richiesta era stata presentata prima della pronuncia dei saggi di ieri, nel timore che – come poi avvenuto – la proposta referendaria formulata in un primo momento e già presentata venisse respinta. Oltre a convalidare – nella sua parte essenziale – il disegno di legge di riforma delle pensioni, il Consiglio costituzionale francese ha infatti giudicato non ammissibile la richiesta di referendum perché basata su una proposta di legge priva di elementi di riforma rispetto alla normativa in vigore, che già fissa il tetto massimo dell’età pensionabile a 62 anni. Il 13 aprile l’opposizione ha presentato una seconda proposta da sottoporre a referendum, quella di una legge che oltre al divieto di spostare oltre i 62 anni l’età pensionabile prevede proposte di finanziamento che rappresentano il vero elemento di riforma. Un altro problema però potrebbe porsi nell’esame di questa proposta: il referendum non può infatti – in base alla Costituzione – prevedere l’abrogazione di un provvedimento di legge approvato da meno di un anno. In questo caso la riforma delle pensioni, appena promulgata, e che fissa a 64 anni l’età pensionabile. La richiesta referendaria è stata depositata prima della promulgazione del testo. Ma i saggi della Corte si pronunceranno in merito a promulgazione avvenuta. Resta da vedere se alla proposta verrà assegnata la prima data – quella della presentazione – o la seconda – quella di una sua eventuale convalida.

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