
Il presidente russo Vladimir Putin ha firmato gli emendamenti che modificano – rendendole più vincolanti per i coscritti – le normative sull’arruolamento: il decreto è entrato in vigore con effetto immediato. In futuro, in base alle nuove norme, le cartoline precetto non dovranno più essere consegnate di persona, ma potranno essere inviate elettronicamente e i coscritti registrati online non potranno più lasciare la Russia fino a quando non si presenteranno davanti alle commissioni reclutatrici. Chi non si presenta al commissariato militare entro 20 giorni dalla convocazione dovrà anche fare i conti anche con drastiche restrizioni nella vita di tutti i giorni: ad esempio, agli obiettori di coscienza non sarà più consentito guidare un’auto o acquistare immobili.
“L’opzione ideale sarebbe annunciare la fine” della guerra e “radicarsi saldamente” nei territori occupati: lo afferma il capo della Wagner, Prigozhin. E’ salito a 11 il bilancio dei civili morti nel bombardamento russo a Sloviansk. Forze ucraine vicine alla resa a Bakhmut, secondo l’intelligence Uk. Rischia 15 anni la talpa dei leak del Pentagono.
L’ambasciatore ucraino in Italia, Yaroslav Melnyk, in un’intervista a Sky TG24. “Il ruolo dell’Italia, e personalmente di Giorgia Meloni, in questo contesto è cruciale per noi e sono contento che dopo la visita della presidente del Consiglio in Ucraina i rapporti personali tra i due leader di Italia e Ucraina sono fortissimi”.