lunedì, Maggio 20, 2024

Caso Artem Uss, il ministro Nordio avvia un’azione disciplinare sui giudici della Corte d’Appello di Milano

Sulla vicenda della fuga del cittadino russo Artem Uss giovedì alla Camera è prevista un’informativa urgente del governo, con la partecipazione del ministro della Giustizia, Carlo Nordio. Quest’ultimo ha avviato un procedimento disciplinare contro i giudici della Corte d’Appello di Milano, incolpandoli di “grave e inescusabile negligenza” per aver concesso il 25 novembre 2022 gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico al 40enne imprenditore, poi evaso. Come riportato da Corriere della Sera e La Repubblica, Nordio, addebita ai tre giudici di aver deciso i domiciliari “senza prendere in considerazione” circostanze che, indicate nel parere della Procura generale di Milano, contraria ai domiciliari, avrebbero potuto portare a disporre il carcere. In sostanza l’accusa del ministro è di “non aver valutato” elementi dai quali emergeva “l’elevato e concreto pericolo di fuga”. Nell’ordinanza che concedeva i domiciliari i giudici concludevano che il pericolo di fuga continuava a essere concreto, ma anche che potesse essere contenuto aggiungendo agli arresti domiciliari il braccialetto elettronico. Una decisione in cui il ministro ravvisa una “grave e inescusabile negligenza”. Uss era stato arrestato il 17 ottobre a Malpensa e aveva trascorso alcuni mesi in carcere per poi ottenere i domiciliari a Basiglio, nel Milanese, dai quali è fuggito il 22 marzo. Sia il Ministero, sia il Dipartimento della Giustizia statunitense avevano sollecitato il mantenimento della misura del carcere.

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