lunedì, Maggio 20, 2024

Natalità, report dell’Onu: Entro giugno prossimo la popolazione dell’India supererà quella cinese

L’India supererà la Cina come Paese più popoloso del mondo entro la metà di quest’anno: è quanto emerge dalle stime dell’Onu pubblicate oggi.
La popolazione indiana sarà di 1,4286 miliardi di persone rispetto agli 1,4257 miliardi di abitanti della Cina, secondo il rapporto del Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione (Unfpa) sullo stato della popolazione mondiale. Il rapporto afferma che otto Paesi rappresenteranno la metà della crescita prevista della popolazione mondiale entro il 2050: Repubblica Democratica del Congo, Egitto, Etiopia, India, Nigeria, Pakistan, Filippine e Tanzania.

La Cina: il calo demografico 

L’anno scorso il numero di persone in Cina si è ridotto per la prima volta dal 1960, quando milioni di persone morirono di fame sotto le disastrose politiche agricole dell’ex leader Mao Zedong. Molti hanno attribuito il rallentamento all’impennata del costo della vita e al crescente numero di donne che entrano nella forza lavoro e cercano un’istruzione superiore. Pechino ha posto fine nel 2016  alla rigida “politica del figlio unico”, imposta negli anni ’80 per timori di sovrappopolazione, e nel 2021 ha iniziato a permettere alle coppie di avere tre figli. La Cina si trova ad affrontare un declino demografico incombente, a causa del calo delle nascite e dell’invecchiamento della forza lavoro. Anche diverse regioni hanno annunciato piani per aumentare i tassi di natalità, ma finora gli sforzi ufficiali non sono riusciti a invertire il declino.

L’India: l’ultimo censimento nel 2011

L’India non dispone di dati ufficiali recenti sul numero di abitanti perché non effettua un censimento dal 2011. Il censimento indiano, che si tiene una volta ogni dieci anni, avrebbe dovuto tenersi nel 2021, ma è stato ritardato a causa della pandemia di coronavirus. Ora è impantanato da ostacoli logistici e dalla riluttanza politica, rendendo improbabile l’inizio dell’imponente esercizio in tempi brevi. L’economia indiana sotto il primo ministro Narendra Modi ha difficoltà a fornire posti di lavoro ai milioni di giovani che entrano nel mercato del lavoro ogni anno. Metà della popolazione del gigante asiatico ha meno di 30 anni. Il Paese si trova inoltre ad affrontare enormi sfide per fornire elettricità, cibo e alloggi alla sua popolazione in crescita, con molte delle sue grandi città che già faticano a farcela.

I dati del Pew Research Centre

Secondo il Pew Research Centre, la popolazione indiana è cresciuta di oltre un miliardo di persone dal 1950, anno in cui le Nazioni Unite hanno iniziato a raccogliere i dati sulla popolazione. Il nuovo rapporto delle Nazioni Unite stima inoltre che la popolazione globale raggiungerà gli 8,045 miliardi entro la metà del 2023. Altri Paesi, soprattutto in Europa e in Asia, possono aspettarsi un crollo demografico nei prossimi decenni, secondo altri dati delle Nazioni Unite pubblicati lo scorso luglio che prevedono come si svilupperà la popolazione mondiale da qui al 2100.  Un quadro diverso emerge in Africa, dove si prevede un aumento della popolazione da 1,4 a 3,9 miliardi di abitanti entro il 2100, con circa il 38% degli abitanti della Terra che vivranno lì, contro il 18% di oggi. Otto nazioni con più di 10 milioni di abitanti, la maggior parte delle quali in Europa, hanno visto la loro popolazione ridursi nell’ultimo decennio. Anche il Giappone sta subendo un calo a causa dell’invecchiamento della popolazione, perdendo più di tre milioni di abitanti tra il 2011 e il 2021. Secondo le Nazioni Unite, invece, la popolazione dell’intero pianeta dovrebbe diminuire solo nel 2090, dopo aver raggiunto un picco di 10,4 miliardi di abitanti.

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