
Lancio di oggetti, minacce, insulti. E’ quello che si sono trovati a fronteggiare la giornalista del Tgr Lazio Stefania Cappa con la troupe ieri a Ostia, dove erano andati a documentare e raccontare il sequestro preventivo dell’abitazione popolare occupata abusivamente da Roberto Spada (esponente di spicco del clan omonimo) e dalla sua compagna. La conseguenza di questa “accoglienza” tutt’altro che amichevole è che il collegamento in diretta con il telegiornale non ha potuto aver luogo dalla strada dell’appartamento sequestrato, via Guido Vincon, ma da una zona limitrofa dove la giornalista e la troupe erano di fatto scortati da una pattuglia dei carabinieri. Sull’accaduto si è pronunciato l’amministratore delegato della Rai Carlo Fuortes per esprimere “la solidarietà dell’Azienda e mia personale alla giornalista e alla troupe del Tgr Lazio che sono stati bersaglio di tentativi di intimidazione mentre erano al lavoro per riferire di abusi e soprusi compiuti dalla criminalità. Una solidarietà estesa, dovunque siano di sede, a tutti coloro che lavorano per l’informazione del servizio pubblico in situazioni altrettanto difficili.” Ferma condanna dell’episodio anche da parte del direttore della Tgr Alessandro Casarin: “Condanno fermamente la vile aggressione subita dalla giornalista Stefania Cappa della redazione Tgr Lazio assieme alla troupe ieri mattina Ostia mentre veniva raccontato un fatto di cronaca, subendo insulti minacce e lanci di oggetti dalle finestre da parte di esponenti del clan Spada. I giornalisti e le giornaliste della Tgr continueranno a informare sulla realtà del territorio nel rispetto del Servizio Pubblico e denunceranno ogni forma di aggressione sia fisica che verbale che impedisca di fare onestamente il proprio lavoro.”






