martedì, Maggio 14, 2024

Alimentazione: dopo le feste e i ponti di primavera 16 milioni di italiani a dieta

Sono circa 16 milioni gli italiani che al termine delle festività pasquali e dei ponti di primavera sono saliti sulla bilancia e decideranno di mettersi a dieta prima dell’inizio della bella stagione. Ad affermarlo è la Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima) che analizzando il fenomeno lancia l’allarme e invita ad evitare le diete “fai da te”.

I numeri

Secondo l’Italian Barometer Obesity Report, in Italia le persone in eccesso di peso sono più di 25 milioni, e circa 6 milioni di individui, pari al 12% della popolazione, sono a tutti gli effetti obesi, con una incidenza maggiore al Sud (14%) rispetto al 10,5% del Nord-Ovest e del Centro – spiega Sima – La fine delle festività di Pasqua, assieme al rialzo delle temperature medie e all’avvio della bella stagione, spinge ogni anno una consistente fetta di popolazione a modificare le proprie abitudini alimentari con l’obiettivo di perdere peso e migliorare il proprio aspetto fisico. In base alle stime della Società Italiana di Medicina Ambientale, saranno circa 16 milioni (il 27,2% dei residenti) gli italiani che, al termine dei ponti del 25 aprile e 1 maggio, decideranno di iniziare una dieta, generando un business che supera i 14 miliardi di euro.

Le diete “fai da te” e i rischi per la salute

“Oltre il 70% di coloro che inizieranno una dieta alimentare ricorrerà al “fai da te”- avverte il presidente Sima Alessandro Miani- modificando le proprie abitudini a tavola ricorrendo alle informazioni cercate sul web, senza rivolgersi ad un professionista del settore. Un rischio sul fronte della salute, considerato che una dieta sbilanciata può avere sul nostro organismo ripercussioni serie, che vanno dal semplice affaticamento e mal di testa ai disturbi del sonno, crampi o perdita di massa muscolare, fino a poter causare problemi renali (nel caso delle diete iper-proteiche sbilanciate) e malnutrizione. E non è certo un caso se, in base ai numeri ufficiali, solo in Europa 950mila persone perdono ogni anno la vita a causa di diete alimentari sbagliate e malsane”.  “Occorre inoltre ricordare gli ingenti costi sociali determinati dall’alimentazione sbagliata, che incide fino al 10% sulla spesa sanitaria pubblica, con un impatto sulle casse statali di circa 13 miliardi di euro annui” – aggiunge Miani. 

Il business dell’industria del cibo

“E’ un mercato in crescita quello del cibo dietetico, ossia quei prodotti presentati al pubblico come a basso contenuto calorico, con pochi zuccheri o privi di zuccheri aggiunti, senza grassi, ecc. Solo per gli integratori alimentari, la spesa nel nostro paese ha raggiunto i 4 miliardi di euro – aggiunge Sima – Al tempo stesso si impenna la vendita dei farmaci per la perdita del peso che, a livello globale e secondo i numeri ufficiali, registrano un aumento del +25% solo nel primo trimestre del 2023”. 

L’importanza dell’alimentazione sana e bilanciata

“E’ importante ricorrere ad un’alimentazione sana e bilanciata sia per perdere peso che per proteggere la nostra salute- conclude il presidente Sima- rivolgendoci a specialisti, nutrizionisti, dietologi per avere le informazioni corrette per evitare di incorrere in problemi di salute che sono ancora più gravi dell’essere un filo in sovrappeso”. 

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