giovedì, Aprile 25, 2024

Sono sempre di più le banconote in circolazione con tracce di cocaina

La metà delle banconote sequestrate in Francia dalla polizia contiene tracce di cocaina. Lo rileva uno studio scientifico condotto nel 2012 dagli “esperti” della polizia tecnica e scientifica di Ecully (Rhône), come scrive il quotidiano Le Monde. Ma a distanza di undici anni la Gendarmeria nazionale conferma che “i residui di stupefacenti si trovano su quasi tutte le banconote in circolazione in Francia”. L’analisi è avvenuta confrontando circa 330 banconote sequestrate in dieci-quindici cause giudiziarie e su 500 banconote di “circolazione generale” emesse da la Banque de France nel corso di ogni anno. Per arrivare a queste conclusioni, il laboratorio all’avanguardia della Gendarmeria nazionale utilizza mezzi tecnologici assai sofisticati. Le banconote vengono infatti dapprima “lavate” con un solvente che, una volta recuperato e diluito con una “miscela di tipo standard”, viene iniettato in un apparecchio cromatografico accoppiato a uno spettrometro di massa. I dati grezzi vengono poi analizzati dagli esperti, utilizzando software di rielaborazione programmata per trovare e quantificare le tracce di sei stupefacenti: cocaina, eroina, anfetamine, metanfetamine, ecstasy e Thc, il principio attivo della cannabis. Il risultato è che statisticamente “oltre il 90% delle banconote è impregnato di tracce più o meno significative di sostanze stupefacenti”, dove in genere “i tagli più piccoli, che circolano più frequentemente di quelli grandi, sono i più colpiti”. E questo la dice lunga anche sul fatto che il traffico e consumo di stupefacenti “sta aumentando esponenzialmente”. Un’ultima annotazione: nel 2023, solo le banconote che sono state appena stampate o che sono in circolazione da pochi giorni “sono sfuggire al riscontro di questa contaminazione diffusa”.

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