mercoledì, Maggio 14, 2025

Riforme, faccia a faccia Meloni-Schlein: “Il presidente della Repubblica non si tocca”

“E’ stato un dialogo aperto, franco e collaborativo che ci ha aiutato ad avere le idee più chiare. Continueremo con altri come la Conferenza Stato-Regioni, con i sindaci e all’esito del ragionamento, fermo restando l’impegno assunto con i cittadini in campagna elettorale, formuleremo la nostra proposta” ha detto il premier Giorgia Meloni al termine delle consultazioni. “Tra gli obiettivi del governo ci sono le riforme per garantire due obiettivi, la stabilità e il rispetto dei voti dei cittadini nelle urne. Abbiamo avviato un confronto con le forze di opposizione per vedere se ci potesse essere una convergenza. Il nostro obiettivo è garantire una democrazia più matura, che non abbia i problemi di instabilità che abbiamo vissuto in passato. Sulla base di quello che abbiamo ascoltato dalle diverse delegazioni elaboreremo una proposta, mi pare che a monte vi sia una chiusura netta su un’elezione diretta del presidente della Repubblica, mentre mi sembra ci siano posizioni più variegate sull’elezione del presidente del Consiglio”. “Il governo ha da sempre nel proprio programma l’idea che per mandato dovrà lavorare a una riforma istituzionale, sulla quale però credo sia importante a monte cercare un dialogo più ampio possibile con le forze parlamentari”, ha dichiarato la Meloni. Gli obiettivi delle riforme sono “fondamentalmente due”, ha sottolineato la leader di Fratelli d’Italia. “Stabilità della legislatura, come si fa a garantire nell’attuale sistema quando si va al voto e si elegge una maggioranza di far durare il governo che i cittadini hanno indicato di volere e per cinque anni. Ancora più importante come si fa a garantire che il governo che si forma dopo le elezioni sia rispettoso del voto. È importante che ci sia un collegamento il più possibile diretto fra le indicazioni di voto e il governo”. Elly Schlein dopo l’incontro con il presidente del Consiglio Giorgia Meloni ribadisce quale sia la linea del suo Pd. “Ciò che non vogliamo e a cui non ci prestiamo è l’indebolimento di pesi e dei contrappesi previsti dalla carta – ha affermato la segretaria del Pd -. Non siamo per ridimensionare il ruolo del presidente della repubblica verso un modello di un uomo o un donna sola al comando”. La Schlein ha anche affermato che però che per il Pd “questa discussione sulle riforme non è una priorità del Paese, le priorità sono lavoro, sanità, Pnrr, clima, giovani e casa”. A Giorgia Meloni, ha detto la segretaria dem Elly Schlein, portiamo “alcune nostre proposte che tengono insieme un rafforzamento della stabilità ma anche della rappresentanza. Per prima cosa dobbiamo cambiare questa legge elettorale, basta con i listini bloccati, e poi si può ragionare della sfiducia costruttiva e si possono rafforzare gli istituti referendari e le leggi di iniziativa popolare”. “L’ipotesi del sindaco d’Italia è una follia, se non una sciocchezza per come viene raccontata, creerebbe un dualismo pericoloso tra un presidente della Repubblica eletto dal Parlamento e un presidente del Consiglio eletto direttamente con la conflittualità che si creerebbe”. E’ l’allarme lanciato da Riccardo Magi, segretario di Più Europa al termine dell’incontro con il governo. “Abbiamo detto alla presidente che condividiamo in pieno il suo obiettivo di dare più stabilità al sistema politico italiano – ha detto la leader del Gruppo per le autonomie Julia Unterberger al termine dell’incontro con Meloni -. Se pensiamo che in 75 anni abbiamo avuto mi pare 67 governi, in Germania sono stati 25, si vede che quasi ogni anno cambia il governo. Pertanto capiamo e siamo convinti anche noi che si dovrebbe trovare una soluzione per dare più stabilità. Se sia questa il premierato oppure come in Germania la sfiducia costruttiva si può discutere. L’unico punto su quale noi siamo molto scettici è il presidenzialismo, soprattutto per noi autonomisti e minoranze linguistiche la figura del presidente è molto importante, perché al di là di tutti i partiti politici che erano al governo il presidente ci garantisce che vengano rispettate le regole e che vengano rispettati anche i nostri diritti costituzionalmente garantiti. A prescindere dalla nostra situazione, penso che l’Italia abbia bisogno di una figura come ora è quella del presidente Mattarella, che è arbitro in certe situazioni di crisi. Per noi toccarlo non sarebbe una soluzione che possiamo sostenere, per il resto siamo aperti al confronto”.

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