Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, si schiera a favore di maggiori diritti per le famiglie omogenitoriali: partecipando all’iniziativa “Le Città per i diritti”, promossa dal primo cittadino di Torino, Stefano Lo Russo, Gualtieri ha detto che esiste nel paese un sentimento di omolesbotransfobia, ma che la maggioranza degli italiani è pronta per fare cose che in altri paesi sono del tutto normali, come il matrimonio egualitario e le adozioni, oltre al riconoscimento dei diritti per i figli delle coppie omogenitoriali. Secondo il sindaco della capitale serve “una grande mobilitazione”, e ha ricordato che Roma Capitale ha fatto bando “per l’accoglienza dei rifugiati, dedicato a quelli Lgbt+, che sono discriminati e per questo devono scappare, che prevedeva le stesse cose degli altri tipi di rifugiati e siamo stati attaccati”. Gualtieri ha però precisato che “ci sono cose che si possono fare e altre che non si possono fare, perché i sindaci sono anche organi che agiscono per il ministro dell’Interno”. Il primo cittadino ha detto che i comuni andranno avanti sulle cose che possono fare, “sapendo però che il problema è anche quello di non trascinare i bambini in tribunale”. “Io adesso farò la trascrizione di una bambina nata con due mamme con il certificato già formato all’estero – ha concluso Gualtieri – è una fattispecie che secondo noi non può essere in nessun modo contestata. Ma fare questo ma non basta, serve una legge del Parlamento”.
