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sabato, Luglio 27, 2024

Roma: i ragazzi del Cinema America offrono 3 milioni per acquistarlo

I ragazzi della Fondazione Piccolo America, che nel 2012 hanno salvato dalla demolizione la multisala trasteverina a Roma, hanno offerto 2,5 milioni di euro alla Progetto Uno srl per acquistare l’America e farsi carico dei costi di restauro della struttura. Lo rende noto la stessa associazione in una nota. La storica esperienza nata a Trastevere oltre dieci anni fa, sulla base dei risultati ottenuti all’interno del Cinema Troisi, ha trovato il sostegno di alcuni imprenditori dell’audiovisivo per la creazione del primo “multisala diffuso” tra i vicoli del rione. Il progetto, di cui farà parte anche il Troisi, prevede la riattivazione di due ulteriori sale cinematografiche, partendo dall’America e affiancandogli un monosala da circa 70 posti. “Oggi abbiamo offerto alla proprietà più di quanto pagò per acquistare l’immobile, con l’impegno di sollevarla dagli ingenti costi di restauro: una proposta che speriamo verrà ritenuta valida rispetto a un loro investimento non andato a buon fine”, afferma Valerio Carocci, 31 anni, presidente della Fondazione Piccolo America. Qualora la proprietà del Cinema America dovesse accettare l’offerta, verrà costituita una nuova società composta al 51% dalla Fondazione Piccolo America e al 49% dai soci finanziatori. In caso di mancata accettazione entro 60 giorni, invece, la società verrà ugualmente costituita e l’investimento pensato per l’America verrà destinato al restauro di un’altra sala, affiancata sempre da una seconda più piccola.  In entrambi i casi –  prosegue Carocci – punteremo a coinvolgere ulteriori finanziatori e donatori, aprendo a più soggetti la possibilità di acquistare diversi tagli di quote all’interno del 49% della società. Al termine di questo processo renderemo pubblici i nomi di tutti i sostenitori. La nuova società, a cui parteciperemo con il nostro ente no-profit, riceverà un finanziamento soci di 3 milioni, che comprende anche i costi di restauro della terza struttura più piccola coinvolta. Ci siamo resi disponibili nei confronti della proprietà anche a trovare soluzioni diverse, come l’affitto. In assenza di un accordo, abbiamo comunque proposto un incontro alla Progetto Uno srl per conoscere che futuro immaginano per la struttura. Confidiamo nell’inizio di un rapporto che non ci veda più in opposizione, affinchè il Cinema America non rimanga abbandonato e venga restituito alla sua originaria funzione culturale e pubblica”.

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