mercoledì, Maggio 15, 2024

Alluvione Emilia Romagna, anche oggi allerta rossa e scuole chiuse. Le vittime sono 11, oltre 10mila gli sfollati

Si aggrava il bilancio delle vittime dell’alluvione che ha colpito l’Emilia Romagna. Una coppia è stata trovata oggi morta un’abitazione isolata a Russi, nel ravennate, portando a 11 il numero delle persone che hanno perso la vita. A quanto si apprende dalla prefettura di Ravenna, probabilmente i due sono morti schiacciati da un frigorifero. In totale sono stati 23 i fiumi esondati e oltre 400 le strade interrotte. ”Sono 42 i comuni coinvolti dall’alluvione” e ”10mila gli sfollati”, ha reso noto la vicepresidente della Regione, Irene Priolo, durante il punto stampa di aggiornamento sugli effetti del maltempo. ”Abbiamo 250 strade chiuse, coinvolte a vario titolo da frane”, ha detto ancora. Sono inoltre 34mila le utenze al momento disalimentate dalla rete elettrica tra le province di Forlì-Cesena e Ravenna, fa sapere la Regione in una nota.Poteva essere un bilancio ben peggiore – ha affermato il presidente della regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini – speriamo si fermi lì. Se non avessimo lanciato l’allerta meteo il giorno prima chiudendo scuole, invitando la gente a non spostarsi… perché l’allarme c’era, ma è stato ben più drammatico” del previsto. “In 36 ore – ha spiegato Bonaccini – è caduta l’acqua di sei mesi. Il 2 e 3 maggio scorsi era caduta l’acqua di tre quattro mesi, riassumendo in 4 giorni è caduta quella di un anno. Una catastrofe e il terreno non riesce ad assorbire tanta acqua. Dispersi non sappiamo se ve ne sono: mancano luce, acqua, i telefoni non funzionano. Stiamo facendo tutto il possibile perché è nostro dovere”. Sono oltre 10.000 le persone evacuate dalle proprie case, principalmente tra le province di Bologna, Forlì Cesena e Ravenna. E proseguono senza sosta le operazioni di soccorso per mettere al sicuro chi si trova nelle abitazioni a rischio nelle zone colpite dal maltempo. Sono 23 fiumi e corsi d’acqua esondati, anche in più punti: Idice, Quaderna, Sillaro, Santerno, Senio, Lamone, Marzeno, Montone, Savio, Pisciatello, Lavino, Gaiana, Ronco, Sintria, Bevano, Zena, Rabbi, Voltre, Bidente, Ravone, Rio Cozzi, Rigossa, Savena. Altri 13 i corsi d’acqua con superamenti del livello 3 (allarme) della soglia idrometrica in alcune stazioni di rilevamento: Marecchia, Ausa, Uso, Rubicone, Idice, Santerno, Quaderna, Panaro, Samoggia, Ghironda, Lavino, Navile, Fiumi Uniti. Mentre sono oltre 400 le strade comunali, provinciali e statali interrotte. Il Comando operativo di vertice interforze (Covi) ha attivato 5 elicotteri, 9 gommoni e 6 lagunari, oltre a 12 unità operative per il controllo degli argini, un aeromobile a pilotaggio remoto pronto per il monitoraggio, 7 battelli gonfiabili. E da ieri sera sono all’opera anche 26 uomini e sei gommoni dalla Brigata San Marco. Impegnati circa 600 vigili del fuoco, di cui 300 arrivati da fuori regione, che hanno finora garantito oltre 430 interventi con l’impiego di 200 mezzi e 3 elicotteri. In volo, riferisce una nota della regione Emilia Romagna, anche l’elicottero del 118 di Ravenna per l’evacuazione di persone fragili. La Capitaneria di Porto nazionale ha messo a disposizione 3 elicotteri, un aereo, 2 battelli e, in arrivo a Ravenna, 12 subacquei. I Carabinieri rafforzeranno il presidio sul territorio grazie a squadre antisciacallaggio e metteranno a disposizione 2 elicotteri, così come farà la Guardia di Finanza. Mentre sono oltre 1200 i volontari oggi in campo per portare soccorso alla popolazione. Sono 700 quelli provenienti dai coordinamenti di tutte le province della Regione. Circa 370 appartengono alle colonne mobili delle Regioni Toscana, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia-Giulia, Piemonte, Umbria, Lazio e delle Provincie Autonome di Trento e Bolzano. 139 quelli appartenenti a 14 associazioni nazionali di protezione civile. Dal 2 maggio, data dell’inizio del maltempo salgono così a oltre 7500 le giornate/uomo messe in campo dai volontari di protezione civile.

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