giovedì, Aprile 25, 2024

Juventus, udienza sugli stipendi e sentenza Uefa: l’incubo non è finito

Due le strade che si prospettano per quanto riguarda l’inchiesta sulla manovra stipendi in cui alla Juve viene contestata la violazione dell’articolo 4.1, quello della lealtà sportiva e per cui il club bianconero è stato deferito per responsabilità diretta e oggettiva “per gli atti e comportamenti posti in essere dai propri dirigenti (deferiti Andrea Agnelli – all’epoca dei fatti presidente del consiglio di amministrazione – Pavel Nedved allora vicepresidente, Fabio Paratici, Federico Cherubini, Giovanni Manna allora ds della Under 23, Paolo Morganti a capo della Football Operations, Stefano Braghin ds del settore giovanile all’epoca). Una è quella del patteggiamento prima dell’inizio del processo, con conseguente sconto di un terzo della penalizzazione da scontare nella stagione che si chiude ufficialmente il 30 giugno, o nella prossima. L’altra è quella di arrivare fino in fondo a un nuovo processo con tre gradi di giudizio. Contemporaneamente c’è la Uefa che, ricevuti tutti i documenti dalla Procura di Torino, sta effettuando la sua indagine parallela e che starebbe preparando l’esclusione della Juve dalle Coppe. La decisione di Nyon è attesa per giugno. come riferisce la Gazzetta dello Sport.

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