mercoledì, Aprile 24, 2024

Roma, violentò collega per scommessa: condannato a cinque anni di carcere

Uno stupro per una scommessa che ha portato a una condanna a cinque anni e sei mesi di carcere per violenza sessuale. Questa la pena inflitta a V. C., 26 anni. I fatti risalgono al 23 luglio del 2016 in un ristorante a Roma vicino ai Musei vaticani. L’uomo e la ragazza 24enne trovarono lavoro come camerieri per l’estate. Un giorno l’uomo decise di fare una sfida con il collega pizzaiolo, affermando che sarebbe riuscito ad avere un rapporto intimo con la vittima. Il pizzaiolo accettò (la posta in palio è di 50 euro), poco propenso a credere che la ragazza abbia qualche interesse per l’imputato (che era anche fidanzato). Il 23 luglio i tre si ritrovano a lavorare assieme per l’ora di pranzo e proprio quel giorno il giovane decide di agire. I tre si cambiano assieme nello spogliatoio del locale, per poi dividersi, con il pizzaiolo che si reca in cucina, mentre i due si occupano dei clienti. Il cameriere scambia qualche cenno d’intesa con il collega facendogli capire che a fine turno dovrà pagare la scommessa. Visto il caldo intenso la ragazza decide di recarsi in spogliatoio per cambiarsi, seguita anche dal collega che decide di tentare l’approccio, stupendo la ragazza, che sa della relazione dell’uomo. Proprio in quel momento entra anche il pizzaiolo, che da possibilità alla giovane di fuggire da una situazione che si era fatta piuttosto pesante. Dopo alcuni minuti la vittima torna nuovamente in spogliatoio cercando finalmente di cambiarsi, ma viene nuovamente raggiunta dall’imputato, che le salta addosso e la stupra. La ragazza è paralizzata, ma dopo che l’uomo esce dallo spogliatoio telefona alla fidanzata dello stupratore, raccontandole l’accaduto.  Dopo ormai sette anni la vicenda si è quindi conclusa con la condanna dell’imputato. “Seppure dopo tanti anni, abbiamo ottenuto giustizia” dice l’avvocato Francesca Venditti, legale della vittima.

Articoli correlati

Ultimi articoli