
Era pronto a passare all’azione e stava elaborando il progetto di un attentato incendiario nella zona in cui vive. E’ quanto emerso dalle indagini che hanno portato al fermo, eseguito dalla polizia, di un minore italiano di origine straniera, residente in provincia di Bergamo, indagato per associazione con finalità di terrorismo, addestramento, apologia e istigazione a delinquere aggravate. Il minore, secondo le indagini, giovane sostenitore dell’Isis, è stato inoltre trovato in possesso di numerosissimi contenuti riconducibili allo Stato Islamico, tra cui video di esecuzioni e manuali relativi alle armi e al confezionamento di ordigni, che diffondeva anche in rete, esortando gli altri giovani internauti a passare all’azione. Il fermo è stato disposto dalla procura per i minorenni di Brescia e convalidato dal gip del Tribunale per i minorenni il 29 maggio. “Il centrodestra vince queste elezioni amministrative e conferma il suo consenso tra gli italiani, il suo radicamento, la sua forza”. Così il premier Giorgia Meloni, in un video commenta i risultati dei ballottaggi che hanno registrato l’avanzata del centrodestra. “Voglio ringraziare tutti i cittadini che hanno scelto di accordare la loro fiducia al centrodestra e che hanno premiato il nostro buongoverno, le nostre proposte e la nostra concretezza”. “Abbiamo ottenuto conferme importanti e qualche vittoria che potrebbe definirsi storica – rimarca il presidente del Consiglio – come ad Ancona, a conferma del fatto che non esistono più le roccaforti e che i cittadini sanno fare le loro scelte valutando i programmi e le persone. Un risultato che ci incoraggia ad andare avanti e a fare ancora meglio. Voglio fare i miei auguri di buon lavoro a tutti i sindaci che sono stati eletti: il governo lo troverete sempre al vostro fianco”, conclude Meloni con un sorriso. Il monitoraggio del giovane, da parte dei poliziotti della Digos di Bergamo e di Brescia e del Servizio per il Contrasto all’Estremismo e al Terrorismo Esterno della Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione, è iniziato a seguito del suo rapido processo di radicalizzazione violenta e della pubblicazione sui social di video di propaganda jihadista riconducibili all’Isis: l’attività investigativa, svolta anche con i contribuiti del comparto Intelligence, e delle forze di polizia straniere, ha fatto emergere l’appartenenza del minore a una rete di giovani internauti sostenitori del Daesh, presenti in diversi Paesi d’Europa e d’America, molti dei quali arrestati nelle scorse settimane.