martedì, Aprile 16, 2024

“Secondo l’Istat è dovuto al Covid il 73% d’aumento dei decessi nel 2020… parliamone”

di Michele Giambarba*

Stamattina leggevo un articolo che, oltre a lasciare perplesso il sottoscritto, mette a nudo un dato a dir poco interessante. Nel 2020 in Italia ci sono stati 746.324 decessi, 108.496 in più rispetto alla media del periodo 2015-19, incremento pari al +14,7%, ovvero l’aumento annuale della mortalità più alto mai registrato. I decessi per Covid-19 sono stati 78.673 e costituiscono il 73% dell’incremento, sempre rispetto alla media dei 5 anni precedenti, mentre i rimanenti sono attribuibili ad altre malattie, ad esempio quelle del cuore e i tumori, la cui cura è stata penalizzata dallo tsunami dell’emergenza. Il numero dei decessi “con” Covid-19, che include anche i casi in cui il Covid-19 non è direttamente responsabile del decesso, sempre nel 2020 è stato pari a 89.791. Più del 90% dei decessi per Covid-19 si sono verificati oltre i 65 anni di età, ma anche al di sotto dei 65 anni si registrano più di 6mila morti. Sotto i 50 anni di età, i morti per Covid-19 sono 785, pari al 4,2% del totale dei morti in questa fascia di età, percentuale paragonabile a quella di altre cause di morte. L’Italia, anche nel 2020, è stata tra i paesi a più bassa mortalità rispetto agli altri Stati dell’Unione Europea, ma il tasso di mortalità per Covid-19 è superiore a quello della media EU27, con 10,1 decessi per 10mila abitanti rispetto a 8,9, ma comunque inferiore a quello di paesi come Spagna (13,8) e Belgio (18,1). L’analisi, basata su dati ricavati dalle schede individuali per la denuncia delle cause di morte compilate dai medici, mostra anche il diverso impatto delle fasi pandemiche. Nella prima ondata di aprile 2020, i decessi per Covid-19 raggiungono e superano quelli per tumori, e vanno di pari passo a un’impennata di decessi anche per altre cause, che eccedono il livello medio del quinquennio precedente. Da maggio a settembre, la tregua estiva vede una riduzione dei decessi per Covid-19 al di sotto del numero per le altre cause. La seconda ondata, in autunno, provoca una forte risalita dei decessi per Covid-19 e un nuovo picco con 21.720 decessi a novembre, ma l’eccesso di mortalità in questo caso è “quasi interamente dovuto al Covid”.

A questo punto, senza voler ad ogni costo polemizzare, noi di COSTITUENTE COMUNISTA ci chiediamo:

– Si è fatto tutto il possibile, secondo scienza e coscienza?

– Se avessimo avuto una sanità pubblica non depredata e impoverita dalle scelte dei vari “scienziati” seduti al Governo, la popolazione sarebbe stata curata, su tutto il territorio, allo stesso modo?

– Alla luce dei dati ISTAT, non è il caso, una volta per tutte, di incentivare la Sanità Pubblica, ridimensionando le ingenti somme elargite al privato?

– Si è capito che è necessario aumentare e sviluppare maggiormente la Sanità Pubblica su tutto il territorio Nazionale e non a “macchia di leopardo” ed in base alle appartenenze politiche dei vari “Governatori Regionali”?

– Si è, finalmente, capito il Ruolo importantissimo ed insostituibile del personale medico, para-medico ed infermieristico, troppo velocemente dimenticato ed al quale non si sono date risposte, sia dal punto di vista occupazionale che delle retribuzioni e delle (giuste) stabilizzazioni?

– Per ridurre il “gap” delle liste d’attesa, oltre ai soliti proclami, cosa si è deciso di fare, vista la drammatica carenza del personale e, in alcune realtà, la presenza di attrezzature sanitarie a dir poco tecnologicamente obsolete ed inadeguate?

– Ci si è proposti, infine, di studiare una soluzione, considerato che negli ultimi 10 anni c’è stata una riduzione costante delle strutture di emergenza (parliamo di un taglio di 61 dipartimenti di emergenza, 103 pronto soccorso, 10 pronto soccorso pediatrici e 35 centri di rianimazione)?

– Come si pensa di porre rimedio alla atavica carenza di medici, non solo ospedalieri ma anche di Medicina Generale, dei Pediatri di Libera Scelta, dei Medici dell’emergenza Territoriale (118, Continuità Assistenziale), dell’insostituibile ruolo degli infermieri, che richiedono maggiori mansioni ed uno stipendio in linea con i colleghi europei, e del personale OOSS, con la importantissima attività di cure alle persone fragili, non autosufficienti sia fisici che psichici, anziani o malati?

Noi di COSTITUENTE COMUNISTA siamo in attesa di risposte che siano chiare, realistiche, che non siano le solite promesse pre-elettorali e che, cosa più importante, siano rispondenti davvero alle esigenze della popolazione ed a favore di una Sanità Pubblica e Territoriale, perché non tutti abbiamo qualche “santo in paradiso” che accelera l’iter diagnostico-terapeutico del solito parente/amico/compare di turno!!! “.

*Medico di continuità assistenziale

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