
Tutti gli Stati membri dell’Ue “hanno concordato sul fatto che l’Ucraina è nell’Ue e non credo che ciò sarebbe successo prima del 24 febbraio”. Lo ha detto il presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, sottolineando che “quando qualcuno parla di questo come se fosse un conflitto tra due Paesi, dimentica il punto fondamentale: un Paese non può decidere che il territorio di un altro è il suo”.
La guerra in Ucraina giunge al giorno 485. Una serie di attacchi russi su Kherson e Sumy provocano il ferimento di diversi civili. “Questo non è conflitto tra Paesi, non bisogna dimenticare che l’aggressore è la Russia”, afferma il presidente del Parlamento Ue, Roberta Metsola. Da Mosca il segretario del Consiglio di sicurezza Patrushev dice che Kiev conta già oltre 13mila caduti nella controffensiva. L’Aiea avverte: situazione delicata a Zaporizhzhia. E Zelensky accusa: “Mosca sta valutando un attacco alla centrale nucleare”. Secondo la Cnn infine, gli Usa sarebbero delusi dalle prime fasi del contrattacco ucraino. Il comandante delle forze di terra ucraine, generale Oleksandr Syrskyi, ha confermato per la prima volta che la forza principale della sua riserva offensiva deve ancora essere impegnata nella guerra contro la Russia dicendo: “Tutto deve ancora avvenire”. Lo ha detto lo stesso Syrskyi in un’intervista al Guardian da una base militare nell’est dell’Ucraina, sottolineando tuttavia le difficoltà dei combattimenti e che negli ultimi giorni Mosca ha lanciato sforzi offensivi. “La nostra forza principale non è stata ancora impegnata a combattere e ora stiamo sondando i punti deboli nelle difese nemiche. Tutto deve ancora avvenire”.






