giovedì, Maggio 15, 2025

Guerra in Ucraina, la brigata Wagner si ribella ai generali russi

La guerra in Ucraina giunge al giorno 486. Resa dei conti tra la brigata Wagner e la Russia. Il capo dei mercenari, Yevgeny Prigozhin, lancia un appello a “fermare” il comando militare del Cremlino, affermando di avere 25mila uomini e invitando i russi, in particolare i soldati, a unirsi a loro. “Non è un colpo di Stato militare – dice – ma una marcia della giustizia”. Il comitato nazionale antiterrorismo di Mosca apre un procedimento penale “per invito alla ribellione armata”. L’appello dell’intelligence russa ai mercenari: “Disobbedite agli ordini di Prigozhin e arrestatelo”. Il fondatore delle milizie paramilitari Wagner, Evgeny Prigozhin, ha incontrato a Rostov-sul-Don il vice ministro della Difesa russo Yunus-Bek Evkurov e il vice capo di stato maggiore Vladimir Alekseev. Momenti dell’incontro sono stati pubblicati in un video diffuso stamattina da un canale Telegram che fa capo al gruppo Wagner. Prigozhin ha affermato che fino a quando “non avra’” il capo di Stato maggiore Valery Gerasimov e il ministro della Difesa Sergei Shoigu, i suoi mercenari “bloccheranno la citta’ di Rostov” e “andranno a Mosca”. Il leader del gruppo paramilitare Wagner ha affermato di essere giunto nelle prime ore di questa mattina al quartier generale dell’esercito russo a Rostov, centro chiave per l’assalto russo all’Ucraina, e di aver preso il controllo di siti militari, compreso un aeroporto. “Siamo al quartier generale, sono le 07:30” (06.30 in Italia ndr), ha detto Yevgueni Prigojine in un video trasmesso su Telegram, “i siti militari di Rostov sono sotto controllo, compreso l’aeroporto”, aggiunge, mentre dietro lui si vedono camminare uomini in uniforme. Il dissidente Mikhail Khodorkovsky ha esortato i russi a sostenere il capo della Wagner Yevgeny Prigozhin. Khodorkovsky, che una volta era l’oligarca più ricco della Russia, ha detto: “Dobbiamo aiutare ora, e poi, se necessario, combatteremo anche questo”. Il dissidente sta scontando 10 anni di carcere per aver contrastato la figura di Putin.

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