mercoledì, Maggio 8, 2024

Tour dei Teatri di Pietra 2023

Inizia il 26 giugno il tour dei Teatri di Pietra 2023, la rete che porta lo spettacolo dal vivo in siti archeologici e monumentali di cinque regioni italiane: Lazio, Toscana, Sicilia, Campania e Basilicata; la lunga stagione inizia a Roma nella Villa di Livia (26-29 giugno), per poi proseguire nel sito di Malborghetto (6-13 luglio) e nell’anfiteatro di Sutri (8 luglio – 5 agosto) e via via negli altri siti. Danza, musica, teatro e scritture drammaturgiche inedite compongono il programma, pensato per raccontare il presente in luoghi ricchi di storia – noti e meno noti – attraverso opere classiche e contemporanee. Tante le prime: Gaius Plinius Secundus, per celebrare i duemila anni dalla nascita di Plinio il Vecchio, Clitennestra – il processo, Eurydice, Guerriere in nome di…Il filo d’oro, L’aquila e l’alabastro, Mare nostrum, Prog Symphony e altre ancora. La programmazione romana della nuova edizione nasce grazie alla collaborazione tra la Soprintendenza Speciale di Roma, diretta da Daniela Porro e la Rete dei Teatri di PIetra, che consente la realizzazione degli eventi previsti presso la splendida Villa di Livia e l’arco di Malborghetto, due siti sulla via Flaminia diretti da Angelina De Laurenzi. Il 26 giugno alla villa di Livia, Opra prima – la rassegna di inediti per il teatro, si apre con  Sulle ginocchia di Ananke, storie di donne reali, contemporanee, come tutte esposte al caso, che mal distribuisce fortune e sfortune. Ananke, dea del destino che sulle sue ginocchia ha deposto il fuso della vita, soccorre queste donne, ciascuna con una storia dolorosa da raccontare, eppure, capaci di brillare, di trovare la felicità nel dolore insieme alla compassione e la cura. Il 27 giugno è la volta di Guerriere in nome di..dialogo tra Eris, dea della guerra, e tre figure femminili, una madre, una figlia e Giovanna D’Arco. Il 28 giugno Kairos, Cosa è Kairos, il tempo divino? Le parole dell’attore raccontano i momenti in cui la vita ci concede di cogliere un’occasione o ce la fa perdere per un soffio. Chiude il ciclo il 29 giugno L’aquila e l’alabastro, dialogo tra l’imperatore Tiberio ormai alla fine dei suoi giorni, potente ma infelice e Maria di Màgdala – che lo costringe a confrontarsi con la realtà. Il 6 luglio apre il programma di eventi presso l’arco di Malborghetto Erathostenes, spettacolo che con la danza, il teatro e il canto, si offre come riflessione sulla tentazione irrazionale che corrode l’Occidente, minando nell’intimo l’idea stessa di comunità e i suoi principi fondanti: convivenza, coesistenza, libertà, confonto. La figura dell’intellettuale Eratostene è un faro al quale guardare, non solo per le sue conoscenze, ma per la sua profonda aderenza alle realtà. Il teatro di fa portatore di un messaggio che riconnetta le diverse comunità, di cittadini, ricercatori, studiosi, giovani, rendendole di nuovo protagoniste. Il 7 luglio va in scena Acarnesi di Aristofane; in scena quattro poliedrici attori che, attraverso un gioco continuo di cambio di identità e ruoli, celebrano la commedia classica amplificando lo spirito originario della commedia aristofanea: in Acarnesi il conflitto non nasce contro Sparta, il nemico esterno con cui alla fine della prima scena il protagonista stipula senza difficoltà la pace, ma è insito nella società stessa, nella polis, nei vicini. Sono le fazioni opposte che confliggono all’interno della società che cercano di elidersi, sopprimersi. La vera pace è quella da costruire all’interno della propria comunità. Il 12 luglio debutta Gaius Plinius Secundus – L’ultimo viaggio di Plinio il Vecchio, in occasione del bimillenario della nascita del grande naturalista autore dell’enciclopedica Naturalis Historia. Il progetto è un viaggio immaginario, attraverso le allucinazioni, le speranze, le proiezioni e gli ultimi respiri di Plinio il Vecchio del quale si vuol ricordare soprattutto la levatura morale. Nel corso dell’eruzione del Vesuvio del 79 che seppellì Pompei ed Ercolano, essendo capo della flotta romana Plinio si trovava a Miseno e, volendo osservare il fenomeno il più vicino possibile ed aiutare alcuni suoi amici in difficoltà sulle spiagge della baia di Napoli, partì con le sue galee, attraversando la baia fino a Stabiae (oggi Castellammare di Stabia) dove trovò la morte, probabilmente soffocato dalle esalazioni vulcaniche, a 56 anni. Chiude la rassegna il 13 luglio Dante, sommo Poeta. La storica compagnia Astra Roma Ballet fondata e diretta da quasi 40 anni dall’étoile Diana Ferrara, ha scelto di omaggiare Dante Alighieri con una creazione coreografica originale, un viaggio in danza attraverso i sonetti giovanili della Vita Nova e le celebri terzine della Divina Commedia.  Sfilano le sue adorate figure femminili, le creature di Dio, e i personaggi grandiosi della Commedia. La coreografia è di Giada Primiano e Fausto Paparozzi, mentre le musiche sono state scritte appositamente per questo balletto dal compositore Marco Schiavoni.

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