mercoledì, Maggio 22, 2024

A Roma la lettera ai bulli di Tiziano Ferro: “Io non ho più paura”

Tiziano Ferro non ha più paura e lo urla più forte che mai. Lo ha fatto nuovamente all’Olimpico di Roma, in occasione del tour negli stadi che 3 anni fa aveva rimandato per lo scoppio dell’emergenza Covid. Ieri sera la seconda di due date: una grande festa tra canzoni storiche, dediche e ricordi. E soprattutto un monito: “Prendetevi quello che tutti meritiamo”.
Ferro, oggi 43enne, ha letto una “lettera ai bulli” per raccontare come “Quello che ha danneggiato me e la mia generazione- ha detto- è che questo argomento non esistesse, che noi fossimo nati difettati e quindi meritavamo un atteggiamento diverso, da inferiori. Ho pensato a Roma per scrivere una cosa. Non è facile per me andare in televisione e parlare. Spesso non ho il tempo. Questa, però, è casa mia e ho tutto il tempo che voglio. Ho scritto una cosa e la voglio condividere con persone che sicuramente mi vogliono bene. È una lettera ai bulli”.
“La paura e la rabbia- ha letto su un foglio scritto di proprio pugno qualche giorno fa- sono meccanismi di difesa purissimi. Io non ho più paura e lo auguro anche a voi. Per quanto riguarda la rabbia, forse, è arrivato il momento di farci sentire, invece di continuare a sputarci in faccia allo specchio”. E ai bulli ha detto: “Ipocriti che ci volete seppellire con i brutti musi vostri su brutti album di fotografie e poi con la fama in tv, soltanto perché la vostra volgarità e quella di chi è come voi non passerà mai di moda per l’immortale dinastia dei cretini. E con le falsità sui vostri volti, ad approfittare della più grande malattia che sta provando ad uccidere le nuove generazioni: la superficialità. Voi che offendete e ferite solo se vi conviene per un po’ di fama o meglio perché non sapreste fare meglio, in quanto privi di reale talento”.
Poi ha concluso: “Per anni mi sono sentito chiamare in modi orrendi, diversi e non ho mai restituito l’offesa. Che vi abbiano chiamato con tutte quelle parole o anche semplicemente stupido: voi meritate di più, non va bene, parlatene. E prendetevi quello che tutti meritiamo, finalmente il mondo se ne sta accorgendo: protezione, amore e conforto”. Tiziano Ferro ha rotto la sua “gabbia d’oro” e in questo tour continua, tappa dopo tappa, a commuovere con la sua storia di rivalsa personale. Oggi l’amore e i figli non sono più un sogno e l’intensità rinnovata nella voce dell’artista ne è la testimonianza più vera.
Nella sua Roma, Tiziano ha regalato i suoi sorrisi migliori e fatto festa. Tre le ore di show: un viaggio attraverso le hit di un tempo e quelle più attuali. Da “Sere nere” a “Rosso relativo”, passando per “Imbranato”, “Indietro”, “Il sole esiste per tutti”, “Ed ero contentissimo” o “La differenza tra me e te”. È stato un karaoke continuo perché il pubblico di Ferro è partecipe dall’inizio alla fine e con lui canta senza sosta.
Tra gli ospiti della seconda serata Lorenzo Jovanotti: con lui ha cantato “Balla per me” e “Penso positivo” del collega. Sul palco anche l’amico di sempre Roberto Casalino per “Destinazione mare”. Toccante l’omaggio a Raffaella Carrà con “E Raffaella è mia”. Alla compianta artista Ferro era legato da un filo continuo che ha spiegato con un video pre-registrato. Tante le “serate a parlare di sogni e progetti”. “Hai creduto in me da subito e mi hai spinto, incoraggiato, sostenuto. Non solo con le parole, ci hai messo la faccia, il tuo nome, ore della tua presenza e infinite parole di amore e sostegno. Mi hai aiutato a mettere insieme i frammenti dello specchio rotto dal quale osservavo il mio riflesso distorto e mi hai riempito di complimenti, per quello che ritenevi un talento unico”.

(Fonte: Agenzia Dire, www.dire.it)

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