lunedì, Novembre 24, 2025

Istat: l’inflazione a giugno rallenta al 6,4%, frenano gli energetici

L’inflazione continua a rallentare a giugno, segnando la prima variazione congiunturale nulla da maggio 2021, mentre registra un aumento del 6,4% su base annua dopo il 7,6% di maggio. “A giugno – commentano all’Istat – l’indice dei prezzi al consumo mostra una netta decelerazione, in un quadro di stabilità dei prezzi sul piano congiunturale. Il rallentamento dell’inflazione continua a essere fortemente influenzato dalla dinamica dei prezzi dei beni energetici”.
L’andamento dei beni energetici – Secondo le stime preliminari dell’Istat, dunque, l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (Nic), al lordo dei tabacchi, registra una variazione nulla su base mensile e un aumento su base annua. A giugno “il rallentamento dei prezzi dei beni riflette l’andamento di quelli dei beni energetici, la cui variazione su base annua passa da +11,5% a +2,0% (-4,1% il congiunturale), per effetto principalmente della componente non regolamentata (da +20,3% a +8,4%; -4,5% sul mese)” che comunque continua ad aumentare. I prezzi del settore regolamentato continuano invece a calare e si accentua lievemente la flessione su base tendenziale (da -28,5% a -29,2%; -0,9% su maggio). A giugno rallenta anche il costo del “carrello della spesa”. Secondo le stime preliminari dell’Istat, infatti, i prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona rallentano in termini tendenziali (da +11,2% a +10,7%), come anche quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto (da +7,1% a +5,8%). Nello specifico, rallentano i prezzi degli alimentari lavorati (da +13,2% a +11,9%), dei servizi relativi ai trasporti (da +5,6% a +3,8%), degli altri beni (da +5,0% a +4,8%), dei servizi ricreativi, culturali e cura della persona (da +6,7% a +6,5%). Per contro l’Istat registra rialzi negli alimentari non lavorati (da +8,8% a +9,6%).

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