sabato, Maggio 18, 2024

Caos in Francia, Macron torna a Parigi. L’Onu bacchetta il Paese sul razzismo

In Francia 667 persone sono state fermate nel corso della terza notte di violenze e scontri scoppiati dopo l’uccisione del 17enne Nahel a Nanterre da parte di un agente di polizia. Lo ha riferito su Twitter il ministro francese degli Interni, Gerald Darmianin. Nei disordini sono rimasti feriti 249 fra poliziotti e gendarmi. La premier Elisabeth Borne ha fatto sapere che l’opzione di instaurare lo stato d’emergenza non è più esclusa. L’Onu chiede alla Francia di affrontare “seriamente i gravi problemi di razzismo e discriminazione sociale all’interno delle forze dell’ordine”. Il presidente francese, Emmanuel Macron, presiede a Parigi una nuova riunione dell’unità di crisi interministeriale, rientrando in anticipo da Bruxelles dove si sta svolgendo il Consiglio europeo se i colloqui con i partner dell’Ue non si chiuderanno in tempo utile.

I disordini a Parigi

A Parigi ci sono state scene di vandalismo e saccheggio, con negozi di abbigliamento devastati in diverse zone della capitale e una ventina di autobus incendiati. Il ministro dei Trasporti Clement Beaune ha dichiarato all’emittente televisiva “Rmc” che il traffico di bus e tram subira’ “dei forti disagi” nella regione parigina dell’Ile-de-France oggi.

A Reims attaccato un commissariato

A Reims i facinorosi hanno attaccato un commissariato rubando delle divise della polizia, mentre a Nantes un supermercato è stato saccheggiato dopo che la serranda è stata distrutta con un’auto usata come ariete. A Marsiglia, dove sono rimasti feriti 13 agenti di polizia, un gruppo di circa 150 persone si è scontrato con le forze dell’ordine nella zona del Vecchio Porto. Scene simili anche a Lille, dove alcuni palazzi del comune sono stati distrutti. Il quotidiano “le Figaro” riferisce che durante i disordini alcuni giornalisti sono stati attaccati e feriti. Il leader del partito ultraconservatore Reconquete!, Eric Zemmour, è intervenuto all’emittente radiofonica “Europe 1” definendo i disordini avvenuti nelle ultime notti in Francia come una “guerra civile”. “Abbiamo una rivolta etnica, ma anche profittatrice visto che ci sono saccheggi ovunque”, ha detto Zemmour.

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