venerdì, Maggio 3, 2024

“Cerveteri, il problema non è commerciale ma imprenditoriale

“Ho un’attività a Cerveteri da oltre 40 anni e sentir dire che è un paese abbandonato e deserto non mi sta bene”. A tuonare è Paolo Lancianese, storico commerciante ceretano, titolare con la famiglia del Jolly Bar e Ristorante, attività operativa nel cuore del Centro Storico di Cerveteri, proprio alle porte di piazza Santa Maria. Paolo Lancianese non ha “digerito” una lettera firmata che abbiamo pubblicato proprio da queste colonne e ha voluto rispondere. “Recentemente ho letto la lettera di un cittadino che paragonava il centro storico di Cerveteri al deserto del Sahara. Con tanto di fotografie allegate al servizio. È normale che se uno fa una passeggiata per le vie antiche del borgo alle 6 del mattino o alle 14 del pomeriggio, magari con 40 gradi all’ombra, non incontrerà nessuno… Ecco perché ho scattato queste fotografie nel pieno di una “serata tipo” del nostro centro storico. Proprio per farvi rendere conto che non è affatto come è stato raccontato in questa lettera. Continuare a parlare male di Cerveteri non fa bene al commercio della città. E io mi batterò sempre in prima persona per difendere la città dove vivo e lavoro da sempre. E se con la mia attività viviamo benissimo da tre generazioni… ci sarà un motivo?!?! Poi non mi piace neanche questo continuo paragone che si fa con la vicina Ladispoli. Se Cerveteri ha i suoi problemi (e parliamone), Ladispoli ha sicuramente i suoi… Ladispoli è frequentata principalmente da giovani diciamo “in cerca di avventure”, Cerveteri è invece popolata perlopiù da famiglie in cerca di posti tranquilli dove passare una serata o un pomeriggio in serenità consumando nei vari locali. Due realtà nettamente diverse. Si è sempre parlato di un commercio più attivo a Ladispoli rispetto a quello di Cerveteri. Non è così! Noi ne siamo la dimostrazione, come le tante attività che lavorano da decenni. Qualcuno ha tentato il passo lasciando Cerveteri per trasferirsi a Ladispoli, beh posso assicurarvi che “la svolta” deve ancora accadere. I miracoli non li fa nessuno. Se sei bravo, se hai un’idea nuova, diversa, una proposta innovativa, di qualità, allora lavori sicuramente, ovunque. Se andiamo a vedere, nell’ultimo anno a Cerveteri hanno aperto una decina di attività, significa che tutto questo deserto e questa crisi non ci sono. – prosegue Paolo Lancianese – La collaborazione con l’Amministrazione Comunale ci ha permesso di decidere di comune accordo la fascia oraria della Zona a Traffico Limitato nel Centro Storico, cioè dalle 19.00 alle 01.00, proprio per consentire ai pedoni di camminare senza problemi per tutto il centro, anche e soprattutto per il fatto che in questo periodo ci sono manifestazioni di ogni genere, a partire dai saggi-spettacolo delle scuole di danza del territorio, e altri numerosi diversi appuntamenti culturali. Quindi il problema non è di tipo commerciale, il problema è imprenditoriale. Noi, come Jolly, da mezzanotte in poi iniziamo a ricevere telefonate per consegne proprio su Ladispoli perché dopo quell’ora non si trova aperto più niente. Tutte le sere, decine di consegne a domicilio e un via vai di giovani provenienti proprio da Ladispoli perché lì trovano tutto chiuso. Quindi Cerveteri non ha nulla da invidiare a nessuno. Ci vuole semplicemente voglia di lavorare e di trovare le condizioni ottimali per portare gente. Concludo con una provocazione: purtroppo mi capita spesso di sentire discorsi contro la qualità della vita a Cerveteri, allora mi chiedo… perché chi si ostina a parlare male di questo paese continua a viverci? Si trasferissero!”.

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