test
lunedì, Giugno 17, 2024

Blitz di Ultima generazione al Battistero di Firenze

Imbrattato il selciato di fronte a una delle porte del Battistero di Firenze. La porta è quella del Paradiso che comunque non ha subito danni. “Molto probabilmente, viene spiegato dall’Opera del Duomo di Firenze, dovrebbe essere, almeno dall’odore, salsa di pomodoro. Ma ora i tecnici restauratori faranno opportune. L’azione è stata opera di un gruppo di attivisti dell’associazione ‘Ultima generazione’ che hanno per l’occasione srotolato anche uno striscione con su scritto “Non paghiamo il fossile”. In tutto il gruppo era composto da cinque persone. Immediato l’intervento della polizia municipale. I tecnici restauratori dell’Opera del Duomo hanno verificato che non ci sono danni alla porta del Paradiso e pertanto non si procederà a fare alcuna denuncia. È quanto viene reso noto dall’Opera del Duomo di Firenze. Il materiale lanciato dagli attivisti di ‘Ultima generazione’ sul selciato antistante il Battistero, secondo una prima osservazione sembra essere composto da materiale organico. La porta del Paradiso del Battistero è una copia esatta dell’originale che, per preservarla dagli attacchi degli agenti atmosferici, già da tempo è custodita all’interno del museo dell’Opera del Duomo. b”Credo che la battaglia sull’emergenza ambientale sia una battaglia da fare tutti insieme, istituzioni associazioni e società civile, ma attaccare anche solo simbolicamente, senza danni materiali a differenza di quanto accadde a Palazzo Vecchio, il patrimonio culturale sia un messaggio sbagliato”, ha commentato il sindaco di Firenze, Dario Nardella. “La natura e la cultura – sottolinea – sono due sorelle, mettere in discussione una per proteggere l’altra è un messaggio che secondo me non porta consenso dei cittadini e dell’opinione pubblica a questo tipo di campagna”. Per questo, aggiunge il sindaco, “rilancio l’appello ai dimostranti di Ultima generazione: mettete da parte queste forme di protesta e sicuramente ci saranno le condizioni per un dialogo costruttivo e per lavorare tutti insieme. Pero’ non si può offendere, anche solo simbolicamente, il patrimonio culturale per mettere in luce un problema vero che è quello dell’emergenza climatica”.

Articoli correlati

Ultimi articoli