
Il testamento integrale di Silvio Berlusconi sarà aperto oggi e verrà reso pubblico. Ad annunciarlo sono gli stessi eredi dell’ex premier che hanno deciso di mettere a disposizione dei media e gli operatori dell’informazione l’intero documento, che rivelerà quindi il nuovo assetto societario del gruppo Fininvest e i lasciti di liberalità a terzi. Il testamento verrà pubblicato dal notaio di Berlusconi, Arrigo Roveda, che conserva le ultime volontà del fondatore di Mediaset e Forza Italia.
I due terzi della messa patrimoniale saranno divisi tra i cinque figli, Marina, Barbara, Pier Silvio, Eleonora e Luigi. Tale patrimonio comprende i beni esistenti mobiliari e immobiliari e le eventuali donazioni a uno o più figli fatte in vita. Appartengono all’eredità del Cavaliere anche i beni ottenuti da una precedente eredità, lasciata a Berlusconi dal pittore triestino Glauco Dimini: si tratta di un appartamento con garage e di un bilocale popolare a Trieste. Sulla questione Marta Fascina, solo il testamento rivelerà e assicurerà alla compagna del Cavaliere un lascito. Questo perché, secondo la legge Cirinnà del 2016, non esiste una quota legittima per le convivenze eterosessuali: l’ex premier e la politica infatti non erano sposati e, per legge, la quota è concessa solo alle convivenze omosessuali. Legalmente, dunque, è riconosciuto a Fascina il diritto di abitare nella villa ad Arcore per cinque anni dalla morte di Berlusconi e, una volta trascorso il quinquennio, sarà costretta a lasciare l’abitazione e cedere il bene ai figli.