sabato, Maggio 4, 2024

Ennio Morricone, 3 anni senza il Maestro delle colonne sonore

Il compositore Ennio Morricone scomparso il 6 luglio del 2020

Ha composto più di 500 melodie per il cinema e la televisione, scrivendo per sempre il suo nome nella storia del grande schermo e della musica. Ennio Morricone è morto a Roma all’età di 91 anni. Una lunghissima carriera, scandita da innumerevoli premi tra cui l’Oscar alla carriera. Le lunghe collaborazioni con Sergio Leone, Elio Petri, Giuseppe Tornatore, Giuliano Montaldo e Dario Argento, ma anche le tante opere realizzate per Hollywood: Ennio Morricone è il nome di un genio che resterà indimenticato. Il primo passo verso la fama di Morricone è il sodalizio con Sergio Leone, durato per l’intera carriera del regista a partire da “Per un pugno di dollari”, nel 1964. La colonna sonora vale il primo riconoscimento per il compositore, quello del Nastro d’argento. Nasce una collaborazione che renderà per sempre inscindibili le immagini di Leone dalle musiche di Morricone, consacrando i film della cosidetta “Trilogia del dollaro” a pietre miliari del cinema. La collaborazione nella trilogia western prosegue infatti l’anno successivo con “Per qualche dollaro in più”. I brani firmati da Morricone per i western di Sergio Leone sono resi iconici dall’utilizzo del celebre fischio del maestro Alessandro Alessandroni, dall’armonica e da effetti come gli ululati dei coyote. Nel 1965 la trilogia si conclude con “Il buono, il brutto e il cattivo” e il suo tema memorabile. Tutti e tre i film, come le loro colonne sonore, diventano classici citatissimi. Le note di Morricone accompagnano i primi piani di Leone su Clint Eastwood, destinato a diventare icona del western, sono pezzi fondamentali della storia del cinema.  Ma il sodalizio con Sergio Leone non si ferma, e proseguirà fino all’ultimo film del regista. Morricone compone un altro tema immortale, quello di “C’era una volta il West”, del 1968. Con “C’era una volta in America”, l’ultima pellicola di Sergio Leone uscita nel 1984, il duo firma un altro classico memorabile della storia del cinema. Le vicissitudini di Noodles, interpretato da Robert De Niro, dal ghetto ebraico alla malavita organizzata, sono rese indimenticabili dalla colonna sonora di Morricone. Negli anni ’70 Morricone mette la sua firma ad altri classici del cinema italiano, a partire da “Sacco e Vanzetti” di Giuliano Montaldo del 1971, che vanta anche un brano cantato dalla cantautrice americana Joan Baez. Altro sodalizio fondamentale nella carriera di Morricone è quello con Elio Petri. Impossibile dimenticare il tema di “Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto”, film del 1970 a cui Gian Maria Volonté regala un’interpretazione leggendaria. La collaborazione con Petri prosegue nel 1971 con “La classe operaia va in paradiso”, che vede sempre come protagonista Volonté. Morricone lavorerà altre cinque volte con il regista, tra cui “Todo modo” nel 1976. Il credito che Morricone si è guadagnato negli anni ‘60 e ‘70 vale al compositore i primi lavori a Hollywood. Nel 1979 arriva la prima candidatura all’Oscar per la migliore colonna sonora, grazie a “I giorni del cielo” di Terrence Malick, con Richard Gere.

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