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sabato, Luglio 27, 2024

Franco Califano: la città di Roma gli dedicherà una piazza

Roma avrà una piazza Franco Califano nella zona di Casale Nei, a Porta di Roma, nord della Capitale. È la decisione della giunta capitolina, che ha approvato una deliberazione su alcuni importanti cambiamenti nella toponomastica cittadina. La nuova denominazione di strade e aree verdi è frutto del lavoro della Commissione Consultiva di Toponomastica di Roma Capitale.

Piazza Franco Califano

Un riconoscimento che lega Roma e Franco Califano, in una zona della città che presenta diversi toponimi dedicati ad attori, registi, scenografi, sceneggiatori, cantanti, cantautori e artisti lirici. Piazza Franco Califano sorgerà proprio accanto a largo Luchino Visconti e viale Carmelo Bene. La sollecitazione è arrivata dai consiglieri dell’Assemblea Capitolina con una mozione. “La memoria e la storia di una città rivivono anche grazie ai nomi ai quali si sceglie di dedicare strade, piazze, giardini. È sempre emozionante arricchire questo bagaglio di memoria con nuovi nomi dedicati a personaggi che sono stati importanti, significativi o molto amati dai cittadini, o a Paesi con cui sono forti i legami culturali e che rispecchiano la nostra anima internazionale” dichiara l’assessore alla Cultura di Roma Capitale Miguel Gotor.

Il ricordo del Califfo

Il riconoscimento avviene a dieci anni esatti dalla morte di Califano, avvenuta nel 2013. Soprannominato il Califfo, durante la sua lunga carriera pubblicò trentadue album e scrisse, complessivamente tra poesie e canzoni, oltre mille opere, molte delle quali diventati vere e proprie hit. Califano ha lasciato in eredità alcuni dei testi musicali più famosi di sempre: “Minuetto”, “Tutto il resto è noia”, “Un’estate fa”.

Califano e la romanità

Impossibile, però, parlare di Califano senza riferimenti alla Capitale. Della romanità il Califfo si è fatto voce e interprete, incarnandola appieno: non a caso, un altro soprannome con cui è conosciuto è il “Prévert di Trastevere”. Nato in volo, costringendo il pilota a un atterraggio d’emergenza a Tripoli, in Libia, dove suo padre era in servizio per l’esercito, dopo lo scoppio della seconda guerra mondiale tornò in Italia. I primi anni nella Capitale, a dispetto del soprannome, però, Franco li ha trascorsi al quartiere Trionfale, nel nord-ovest della città. “Al Trionfale, negli anni Cinquanta, cominciava la periferia, che non era solo una frontiera edilizia, ma un modo di vivere diverso”, raccontò qualche anno dopo in un’intervista.

Gli altri cambi alla toponomastica romana

Tra gli ulteriori cambi della toponomastica cittadina, Roma dedicherà a Ugo Vetere, sindaco di Roma dal 1981 al 1985, un piccolo largo già parte di via dei Fienili, nelle vicinanze dell’Isola Tiberina. Via Arrigo Solmi, attualmente dedicata al Ministro della Giustizia meò 1938, durante l’emanazione delle leggi razziali, cambierà nome: si chiamerà via Deportati del Quadraro, rastrellati dai nazifascisti il 17 aprile 1944.

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