giovedì, Maggio 23, 2024

In Italia vivere da soli costa 571 euro in più al mese

Italiani sempre più soli? A guardare i dati sembrerebbe proprio di sì. In Italia una famiglia su tre è composta da quelle che l’Istat definisce “persone sole”, per un totale di 8.364.000 individui tra single, separati e vedovi che non si sono mai risposati. Erano 7.433.000 nel 2012. Insomma, a essere soli sono ormai un discreto numero di italiani, il 14% della popolazione, con conseguenze rilevanti anche in termini finanziari. A fare i conti ci ha pensato Moneyfarm, società di consulenza finanziaria indipendente con approccio digitale che, partendo dalla base dati Istat, ha calcolato che chi vive da solo spende ogni mese 571 euro in più di una coppia che divide a metà le spese. Considerando le cifre necessarie a coprire le spese per abitazione, trasporti, generi alimentari e svaghi, risulta evidente come essere sposati o convivere porti con sé notevoli vantaggi sul piano economico. Le percentuali più elevate di famiglie con un solo componente si registrano nel nord-ovest e nell’Italia centrale, dove sono rispettivamente il 35,2% e il 35% del totale, mentre al Sud sono ‘solo’ il 29,9%. Poco più di una persona sola su due (51%) ha meno di 65 anni ed entrando nel dettaglio dello stato civile si nota che la maggioranza (40%) è composta da single. Sono 3.331.000 le persone che hanno scelto di stare da sole (per il momento), circa il 6% della popolazione italiana; sotto i 45 anni gli uomini soli (11%) sono quasi il doppio delle donne (6%), ma questo rapporto si riequilibra con il passare degli anni fino a invertirsi leggermente sopra i 65 anni, con le nubili al 5% e i celibi al 3%. I vedovi rappresentano il 37% delle “persone sole”, per un totale di 3.089.000 di italiani, in netta prevalenza donne over 65 (27% contro il 7% dei vedovi). Un quadro riconducibile non solo alla maggiore longevità femminile, ma anche all’età media più bassa delle spose rispetto agli sposi. Il restante 23% degli italiani soli, infine, è rappresentato dai separati che non si sono più risposati: questa categoria comprende 1.945.000 persone, per lo più uomini tra i 45 e i 64 anni, che sono l’8% del totale delle “persone sole”, contro il 5% delle coetanee. Per calcolare quanto costa essere single, Moneyfarm ha stimato prima l’ammontare delle spese sostenute da chi vive da solo, per poi confrontarlo con quello di una famiglia composta da due persone. La spesa media mensile per chi vive da solo è di 1.796 euro, con un minimo di 1.666 euro per gli over 65 e un massimo di 1.957 euro per chi è in età da lavoro, tra i 35 e i 64 anni. Cifre decisamente superiori rispetto a quelle stimate per una coppia, che affronta costi mensili pari a 2.451 euro: partendo dal presupposto che le spese vengano divise a metà tra i due partner, infatti, chi convive spende 1.225 euro al mese, 571 euro in meno rispetto ai 1.796 euro stimati per un single. In altre parole, vivere da soli costa ogni mese il 47% in più rispetto a convivere. Sulla base dei dati Istat, si notano alcune voci di consumo per cui la differenza tra single e coppie è più marcata. Anzitutto per vivere in due non serve un appartamento grande il doppio, per cui è inevitabile che la spesa per abitazione e utenze pesi molto di più sul bilancio dei single, con ben 338 euro in più al mese (+71%).

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