venerdì, Dicembre 5, 2025

Incendio all’aeroporto di Catania, si potrà usare lo scalo di Sigonella

Per fare fronte all’emergenza dell’aeroporto di Catania, dopo il rogo del 16 luglio scorso nel Terminal A, potrà essere utilizzato lo scalo dell’aviazione militare italiana di Sigonella.
Lo ha reso noto il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani che ieri sera ha parlato con il ministro della Difesa, Guido Crosetto, che lo ha “informato circa la possibilità dell’uso dello scalo militare”, come era accaduto durante l’emergenza causata dalla cenere vulcanica dell’Etna.
“Ieri sera – afferma il governatore della Sicilia – ho chiamato il ministro Crosetto al quale ho chiesto la possibilità dell’utilizzo dello scalo dell’aeroporto militare di Sigonella, dopo aver rappresentato il grave stato di criticità in cui si trova il sistema aeroportuale siciliano a seguito della ridottissima attività dello scalo di Fontanarossa. Il ministro, dopo le dovute consultazioni – aggiunge Schifani – mi ha informato circa la possibilità dell’utilizzo dello scalo militare, come già avvenuto in una precedente situazione di inagibilità dell’aeroporto di Catania. Ringrazio a nome dei siciliani il ministro Crosetto per la grande sensibilità dimostrata sulla vicenda, che – chiosa il presidente della Regione Siciliana – denota ancora una volta la serietà e l’affidabilità del governo Meloni”. Ieri una nota congiunta di Enac e Sac, la società di gestione dello scalo siciliano, annunciava la chiusura del terminal A dell’aeroporto di Catania per altri cinque giorni.
In coordinamento con la Protezione Civile, è in fase di realizzazione una tensostruttura che permetterà di aumentare la capienza del Terminal C e di conseguenza il numero di voli operati ogni ora, nonché di agevolare l’attesa e le operazioni di imbarco. A breve, dunque, il numero dei voli in partenza sarà aumentato dagli attuali 2 in un’ora a 4 e, successivamente, fino a 7 l’ora.
Nel frattempo è entrato a regime il sistema di trasferimento con navette dei passeggeri verso gli scali di Comiso, Palermo e Trapani “che proseguirà nei prossimi giorni”.
C’è spazio anche per una piccola polemica sulle affermazioni di Schifani che ha stigmatizzato la decisione della società Gesap di Palermo di limitare l’utilizzo dello scalo di Palermo. “Accetteremo venti voli da Catania per giovedì 20 luglio, e nessuno da venerdì a domenica”, aveva fatto sapere il direttore generale Gesap attirando le critiche del presidente della Regione.
Sul punto, l’Enac rivendica “il proprio ruolo di autorità nel determinare la capacità degli aeroporti siciliani a supporto dell’operatività di Catania”. “Stiamo riscontrando una miriade di segnalazioni da parte di passeggeri che hanno subito disservizi aerei per via dell’incendio all’aeroporto di Catania. I nostri centralini, così come quelli delle compagnie aeree e degli scali siciliani sono in tilt. Stimiamo disservizi per circa 500mila passeggeri coinvolti anche in successivi voli”, ha dichiarato Felice D’Angelo, Ceo di Italia Rimborso.
“Il blocco dell’aeroporto di Catania per i prossimi giorni e la sospensione da parte dell’aeroporto di Palermo di ulteriori voli ex Catania a partire da venerdì stanno rendendo insostenibile la situazione. Siamo nel pieno della stagione estiva e notevoli sono i servizi di pullman messi a disposizione per raggiungere in modo particolare gli scali di Trapani e Comiso. In caso di mancata riprogrammazione, il passeggero può sostituirsi al vettore aereo, che deve fornire assistenza, secondo quanto previsto dal Regolamento Comunitario 261/2004, e raggiungere la destinazione desiderata a proprie spese, che saranno poi rendicontate per ottenere il rimborso. Data l’eccezionalità del caso, i viaggiatori non hanno diritto alla compensazione pecuniaria che oscilla da 250 a 600 euro”.

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