“Il maltempo ha provocato diffusi problemi anche nella rete elettrica, con disagi a privati e aziende. Nei momenti di picco del maltempo 6mila utenti sono rimasti senza corrente elettrica in provincia di Verona e 2mila utenti hanno subito le medesime problematiche nel trevigiano”. Lo rende noto il Presidente del Veneto Luca Zaia. Il sindaco di Enemonzo Paolo Iussa concorda con quanti insistono per un taglio maggiore di alberi a fianco delle linee tecnologiche. «Sono bastati 10-15 centimetri di neve per lasciare al buio la parte alta del capoluogo e le frazioni alte di Maiaso e Fresis». Un grosso ramo di un massiccio abete si è schiantato sotto il peso della coltre bianca e, cadendo, ha interrotto la distribuzione dell’energia elettrica in diverse parti del paese. «Per fortuna una parte degli abitanti le frazioni alte ha riavuto presto la luce, grazie al circuito che collega quelle due frazioni verso ovest». Il fatto è avvenuto verso le 15.30 di martedì in località Pascoles: un ramo lungo 6 metri ha interrotto l’erogazione della luce nelle due frazioni e nella parte più in quota, verso nord, del paese.«I vigili del fuoco e le squadre dell’Enel – conferma il sindaco – sono subito intervenute e hanno lavorato sotto le intemperie, con grande maestria nonostante le difficoltà, per ripristinare il servizio in tutto il Comune, che è ritornato attivo verso le 19.30». Ieri Iussa si è sentito in dovere di inviare dal municipio una lettera di ringraziamento alle squadre che sono intervenute «per la celerità dell’intervento e la maestria dimostrata. Concordo – prosegue Iussa – con quanti asseriscono che bisogna aumentare la servitù di sgombero. Le linee erano state liberate da alberi e arbusti per 12 metri, a monte e a valle, ma evidentemente non è sufficiente: questa distanza deve essere aumentata». Telefoni fissi invece ancora in tilt in parte delle vie Nazionale, Pradis e Ribas. «A ogni temporale i telefoni fissi in queste zone non funzionano. Ho interpellato Telecom che risponde di essere a conoscenza del disguido e che stanno lavorando».
