lunedì, Maggio 6, 2024

Purgatori, l’autopsia: un problema cardiopolmonare tra le cause della morte

Una delle cause della morte di Andrea Purgatori risalirebbe ad un problema cardiopolmonare. È quanto emerge dall’autopsia effettuata nell’istituto di medicina legale di Tor Vergata a Roma sul corpo del giornalista, al quale era stato diagnosticato tre mesi fa un tumore ai polmoni, patologia confermata anche da un primo esame dell’organo in sede autoptica.Il pool di medici che ha eseguito le analisi, in cui risultati sono previsti per il 6 settembre, è stato guidato dal Professor Luigi Marsella. Nella relazione medico legale finale, i consulenti dovranno anche rispondere al quesito formulato dai magistrati sul decorso medico della malattia di cui Purgatori era affetto.Ci vorranno quindi ancora diverse settimane per dedurre il quadro clinico completo comparando i risultati della Tac, dei prelievi e di altri esami effettuati – anche per verificare l’eventuale presenza di infezioni. Tra le ipotesi avanzate a seguito della dell’esposto della famiglia, infatti, ci sarebbe quella di una pericardite settica, che potrebbe essere stata la causa dell’aggravarsi delle condizioni di Purgatori. Oggi, alle 15 in Campidoglio a Roma sarà aperta la camera ardente mentre i funerali del giornalista sono stati fissati per domani, venerdì 28 luglio, che saranno celebrati nella Chiesa degli Artisti a piazza del Popolo. Sono due i medici della clinica PioXI indagati in merito alla morte di Purgatori: su loro grava l’accusa di omicidio colposo. La struttura ha comunque precisato che il giornalista “ha svolto solo accertamenti di diagnostica per immagini e una biopsia”.  I Pm stanno già da giorni procedendo ascoltando sanitari e conoscenti del reporter. Intanto c’è chi pensa di dedicare uno spazio al ricordo di Andrea Purgatori nel museo per la memoria di Ustica. A lanciare questa proposta, avanzata al sindaco e al Comune di Bologna, è Daria Bonfietti, presidente dell’associazione dei parenti delle vittime della strage: “C’è un legame profondo tra la sua esperienza umana e giornalistica e la strage di Ustica, che impone di ricordarlo proprio vicino a quel relitto del Dc9 Itavia che in tanti anni ha descritto chiedendo giustizia”. Quella del 1980 fu una vicenda sulla quale il giornalista ha sempre cercato la verità conducendo inchieste e approfondimenti che portarono a riaprire il caso. 

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