martedì, Maggio 7, 2024

Una targa in memoria dell’attentato nella Chiesa di San Giorgio al Velabro

Non ha nessuna intenzione di dimenticare, Roma, quella notte di trent’anni fa che la fece risvegliare come in uno scenario di guerra. Quell’autobomba che 8 minuti dopo la mezzanotte sfregiò, riducendo in un cumulo di macerie il portico duecentesco di una delle chiese più amate dai romani, San Giorgio in Velabro,  set di matrimoni di tante coppie. Ma anche la reazione forte e orgogliosa dei cittadini e delle istituzioni che riuscì a porre fine alla escalation della stagione di attacchi alla democrazia e all’ intero paese da parte della mafia. Un messaggio di memoria e determinazione inciso in una targa scoperta dal sindaco di Roma Roberto Gualtieri proprio nel portico  ricostruito in appena tre anni della  Chiesa di San Giorgio in Velabro.
Un segnale forte per ricordare e dare sostegno alla legalità che proseguirà  più tardi con la fiaccolata promossa dall’ associazione Libera, dal Comune di Roma e dalla Diocesi , in partenza quattro minuti dopo la mezzanotte da San Giovanni in Laterano, l’ altra chiesa colpita da un attentato mafioso nella stessa notte e con arrivo a Piazza San Giorgio in Velabro.

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