
Per il 23enne di origini marocchine che, a Cologno Monzese, ha ucciso a coltellate la sua ex fidanzata di 20 anni, potrebbe scattare l’aggravante della premeditazione. Gli inquirenti stanno vagliando le dichiarazioni rese da Zakaria Atqaoui, il reo confesso, per capire come l’uomo sia entrato in casa. Probabile che il giovane fosse in possesso di un secondo mazzo di chiavi, un duplicato effettuato senza comunicarlo ai proprietari o rubato dall’appartamento pochi giorni prima del delitto, quando la vittima, Sofia Castelli, aveva definitivamente chiuso la relazione. Per Zakaria Atqaoui previsto, tra lunedì e martedì, l’interrogatorio di garanzia. Sofia sabato sera era andata in discoteca con alcune amiche, una delle quali era rientrata a casa con lei per poi fermarsi a dormire. Le storie pubblicate su Instagram da Sofia potrebbero aver svelato all’ex fidanzato tutti gli spostamenti della serata.
Secondo il Corriere della Sera l’uomo, in possesso delle chiavi, è entrato in casa e si è quindi nascosto in un armadio. Quando ha capito che la giovane era rientrata con la sua amica, Zakaria Atqauo avrebbe preso un coltello dalla cucina e sarebbe andato in camera di lei, uccidendola nel sonno. Diversi i fendenti trovati sul collo. Toccherà all’autopsia stabilire se Sofia Castelli abbia provato a difendersi.
L’amica di Sofia, ancora sotto shock, non si sarebbe accorta di nulla. Per lei “Zakaria Atqauo era irascibile e si infuriava anche per uno sguardo”, e per questo la vittima avrebbe deciso di troncare, dopo tre anni, la relazione.






