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lunedì, Giugno 17, 2024

Precipitò da un palazzo a Roma: giudizio immediato per due indagati

In mano alla procura capitolina ci sarebbero prove evidenti. Per questo i magistrati hanno chiesto il giudizio immediato per Daniele Fabrizio e Sergio Placidi, arrestati nell’ambito dell’inchiesta sulla morte di Francesco Vitale, il pr 44enne barese precipitato da un palazzo di via Pescaglia, in zona Magliana, a Roma, il 22 febbraio scorso. Nei confronti dei due indagati le accuse sono di sequestro di persona a scopo di estorsione con l’aggravante della morte della vittima. Secondo i pm Francesco Vitale venne segregato nell’appartamento e torturato per ottenere dai suoi familiari 500 mila euro. L’uomo cadde dal quinto piano dello stabile, forse in un tentavo di fuga, morendo sul colpo. Nelle scorse settimane, per la morte di Vitale, è scattato un terzo arresto. Il 25 luglio scorso i carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Roma, nei confronti di una quarantenne, compagna di uno dei due indagati.

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